La sospensione RC auto e moto prevista al Senato potrebbe di fatto non risultare accessibile e vantaggiosa per tutti gli assicurati. Ecco cosa c'è da sapere

di Lucia Izzo - Sono numerose le modifiche al Decreto Legge Cura Italia approvate al Senato, su cui ora si dovrà pronunciare la Camera dei Deputati in via definitiva. Come noto, l'art. 125 del D.L. 18/2020 ha recato diverse disposizioni in materia assicurativa che riguardano i cittadini. Ma vediamo come funzionano e quali sono i rischi e i vantaggi per chi decide di usufruirne:

Sospensione RC auto

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Tra l'altro, Palazzo Madama ha inserito al predetto art. 124 un ulteriore comma, il 2-bis, il quale prevede che, su richiesta dell'assicurato, possono essere sospesi, per il periodo richiesto dall'assicurato stesso e sino al 31 luglio 2020, i contratti di assicurazione obbligatoria della responsabilità civile derivante dalla circolazione dei veicoli a motore e dei natanti.


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La sospensione opererà dal giorno in cui l'impresa di assicurazioni ha ricevuto la richiesta di sospensione da parte dell'assicurato e sino al 31 luglio 2020. Le società assicuratrici non potranno applicare penali o oneri di qualsiasi tipo in danno dell'assicurato che ha richiesto la sospensione. Ancora, si prevede che la durata dei contratti sia pertanto prorogata di un numero di giorni pari a quelli di sospensione senza oneri per l'assicurato.

Si tratta di una misura che punta a far risparmiare qualcosa agli italiani.

Molti cittadini, infatti, a causa delle misure che hanno limitato la circolazione per scongiurare la diffusione del virus COVID-19, si sono trovati nella situazione di dover lasciare fermi molti veicoli, ad esempio auto o moto non necessari per gli spostamenti anche urgenti.

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Tuttavia, nonostante gli apparenti vantaggi, non sembrano mancare anche rischi e svantaggi correlati a tale operazione di sospensione che rischiano di renderla poco appetibile. L'emendamento, in prima battuta, non si dedica ad approfondire importanti aspetti tecnici (ad es. i giorni minimi e le modalità per richiedere la sospensione, se sarà possibile richiederla più volte e così via).

Inoltre, la stessa norma prevede che, durante il periodo di sospensione, il veicolo per cui tale sospensione è stata richiesta, non potrà in alcun caso né circolare né stazionare su strada pubblica o su area equiparata a strada pubblica in quanto temporaneamente privo dell'assicurazione obbligatoria, ai sensi dell'art. 2054 c.c., contro i rischi della responsabilità civile derivante dalla circolazione.

Come noto, infatti, anche se le auto rimangono ferme e parcheggiate in strada è comunque necessario che debbano essere munite obbligatoriamente di assicurazione per legge. In assenza di assicurazione, ai sensi dell'art. 193 C.d.S., si rischia di incorrere in una sanzione amministrativa di importo dagli 849 ai 3.396 euro o, addirittura, nel sequestro del mezzo. Senza dimenticare i rischi qualora il veicolo provochi un danno a terzi (sei pensi, ad esempio, ai rischi di un freno a mano difettoso).


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Di conseguenza, non tutti potranno effettivamente beneficiare della sospensione prevista dalla norma, ma solo solo chi ha a disposizione un'area privata dove tenere l'auto parcheggiata (es. box, garage, parcheggio condominiale e così via). Nulla di fatto, invece, per i mezzi che sono lasciati parcheggiati su strade pubbliche.

Il potenziale risparmio

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I vantaggi dell'operazione, inoltre, variano in base ai giorni di stop divenendo più rilevanti solo per le sospensioni di lunga durata. Secondo le simulazioni attuate dal portale Facile.it, qualora la novità venisse confermata, l'automobilista "medio" potrebbe beneficiare di un risparmio variabile tra i 40 e i 150 euro. Come anticipato, infatti, l'emendamento consente di prolungare la validità della polizza per un numero di giorni pari a quelli di sospensione.

Le simulazioni di Facile.it partono dall'assunto che per assicurare un veicolo in Italia, a marzo 2020 occorrevano in media 498,45 euro. Dunque, sospendendo l'assicurazione per un solo mese, il risparmio sarebbe di fatto irrisorio (circa 40 euro), mentre se si approfittasse della massima sospensione (fino al 31 luglio), il risparmio su tre mesi e mezzo circa di polizza sarebbe di circa 145 euro. Il tutto sempre tenendo conto degli eventuali costi di sospensione o riattivazioni idonei a incidere sul risparmio effettivo.

Costi di sospensione e riattivazione

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Inoltre, sul risparmio effettivo rischiano di incidere i costi di sospensione e riattivazione che potrebbero arrivare fino a 25 euro e in qualche modo paralizzare il vantaggio economico. Infatti, diverse compagnie assicurative già consentono ai clienti di sospendere l'assicurazione.

Ciò significa che, qualora l'assicurato decida di beneficiarvi, l'assicurazione potrebbe sfruttare l'opzione contrattuale anziché quella gratuita, ovvero "senza penali o oneri di qualsiasi tipo", introdotta dall'emendamento. In tal caso, dunque, si andrebbe incontro ad eventuali costi accessori.

Quindi è sempre meglio verificare preventivamente le condizioni applicate dalla propria compagnia, e questo anche in relazione all'eventuale sospensione delle garanzie accessorie che potrebbero non essere automaticamente interrotte, visto che l'emendamento fa riferimento alla sola assicurazione.


Foto: 123rf.com
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