Anche gli avvocati, grazie alla legge di stabilità 2016, possono accedere ai fondi europei, vediamo cosa sono e come fare domanda

di Annamaria Villafrate - Grazie alla legge di stabilità del 2016, che ha recepito una raccomandazione europea del 2003, equiparando i liberi professionisti alle imprese, anche gli avvocati, al pari degli altri liberi professionisti possono accedere ai finanziamenti europei.

Leggi Finanziamenti europei: cosa sono e come funzionano

Vediamo quindi di capire cosa sono questi fondi, quali sono le tipologie principali, perché sono stati estesi anche ai liberi professionisti e l'idea di Cassa Forense per aiutare gli avvocati a districarsi nel complicato mondo dei Fondi Europei:

Avvocati: fondi europei come per le imprese

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Da qualche anno gli avvocati possono accedere ai Fondi Europei. A stabilirlo è la legge di stabilità 2016, che recependo quanto stabilito dalla Raccomandazione n. 361/2003, al comma 821 ha esteso i fondi strutturali europei 2014/2020 anche ai liberi professionisti "in quanto equiparati alle piccole e medie imprese come esercenti attività economica, a prescindere dalla forma giuridica rivestita". Per loro la possibilità di beneficiare di tutti i fondi europei stanziati fino al 2020, sia diretti che tramite Stato e Regioni.

Fondi diretti e fondi indiretti

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Come anticipato sono due principalmente le tipologie di fondi a cui gli avvocati possono accedere:

  • Fondi diretti: sono erogati e gestiti dalla Comunità Europea e si distinguono in programmi di Cooperazione per la promozione esterna del paese e Intercomunitari (innovazione, giustizia, politiche per i giovani).
  • Fondi Indiretti o strutturali: sono erogati dalla comunità ma vengono gestiti dai paesi membri attraverso i PON (piani operativi nazionali) e i POR (piani operativi regionali).

Di questi 2 sono destinati nello specifico alla pesca e all'agricoltura e 2 invece, anche al settore libero professionale:

Il Fondo sociale Europeo: finalizzato a promuovere l'occupazione, l'istruzione, la formazione e lo sviluppo delle competenze, l'inclusione sociale e il contrasto alla povertà;

Il Fondo Europeo di sviluppo Regionale: per realizzare una maggiore unione sociale a livello delle regioni e creare posti di lavoro il fondo investe principalmente in ricerca, sviluppo e investimenti anche per i liberi professionisti.

L'importanza dei fondi per gli obiettivi europei

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I fondi europei per i liberi professionisti, così come per le imprese, rientrano in una complessa strategia finalizzata a migliorare 5 aree strategiche tra cui come l'occupazione, l'innovazione, e l'istruzione per colmare il divario esistente tra i vari Stati Europei a livello di crescita economica.

Per sostenere i liberi professionisti nel perseguire le finalità di crescita programmate a livello europeo sono stati compiuti studi dal Centro Europeo delle professioni liberali da cui è emersa l'importanza e il contributo di queste attività per lo sviluppo economico europeo e possiedono un grande potenziale in termini di occupazione. Queste le ragioni che hanno condotto all'equiparazione dei liberi professionisti agli imprenditori e l'estensione dei fondi europei per sostenere in particolare, gli investimenti nelle qualifiche e nella competenza professionale.

Le misure europee per i liberi professionisti

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Le politiche europee che negli ultimi anni si stanno occupando delle problematiche delle libere professioni, hanno rilevato come anche questo settore abbia sicuramente risentito della crisi economica, del perpetuarsi di vecchi modelli organizzativi del lavoro, dell'aumento della concorrenza e della difficoltà di concepire la professione come un'attività imprenditoriale vera e propria. Queste le ragioni che hanno spinto ad elaborare linee guida al fine di supportare i liberi professionisti nel creare un ambiente lavorativo più efficiente e positivo. Le misure più importanti da mettere in atto prevedono l'educazione all'imprenditorialità, migliorare l'ingresso nei mercati, ridurre la burocrazie, rafforzare la partecipazione a livello europeo delle rappresentanze e infine favorire un maggiore accesso ai finanziamenti.

Il piano imprenditorialità 2020

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Per sostenere ulteriormente le libere professioni a livello europeo è stato anche il piano "imprenditorialità 2020" per estendere ai liberi professionisti tutte quelle forme di aiuto di cui beneficiano già le imprese, come l'accesso al credito con finanziamenti specifici, un accesso agevolato al mercato e ai progetti elaborati nell'ambito della Commissione europea.

Cassa Forense aiuta gli avvocati

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Per aiutare gli avvocati ad accedere con più facilità ai fondi Cassa Forense ha creato all'interno del sito ufficiale una sezione dedicata ai fondi UE, dove sono disponibili guide, normative di riferimento, i bandi in evidenza e quelli banditi dalle varie regioni. E' sufficiente accedere alla home page del sito e cliccare sulla sezione dedicata "Fondi UE" nel menu orizzontale, per trovare con estrema facilità tutte le informazioni necessarie.

Come fare domanda

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Non ci sono regole fisse per fare domanda perché ogni bando ha le proprie regole, scadenza, modalità di compilazione e di invio della richiesta. E' quindi necessario ogni volta verificare nello specifico che cosa prevede il bando della regione di appartenenza, il possesso dei requisiti richiesti per partecipare, la tipologia di aiuto, ovvero se si tratta di un contributo a fondo perduto, di finanziamenti agevolati o altro.

I bandi segnalati da Cassa Forense

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Nella sezione Fondi UE del sito di Cassa Forense al momento sono segnalati due bandi di interesse per gli avvocati.

  • Il primo è l'"Avviso pubblico rivolto ai liberi professionisti "Contributi per il sostegno di processi di digitalizzazione delle imprese del Lazio - Progetti di Innovazione Digitale", al fine di promuovere l'introduzione di tecnologie digitali" alla pagina http://www.lazioinnova.it/wp-content/uploads/2019/12/Avviso-Pubblico-1.pdf Tra i destinatari del bando figurano infatti i liberi professionisti che operano nel territorio Laziale o che intendono localizzarsi nel Lazio entro la data della prima erogazione del contributo, previa presentazione di un progetto. I termini per la presentazione della domanda e della documentazione relativa per accedere ai fondi si aprono il 4 marzo 2020 alle ore 12.00 e si chiudono il 21 aprile 20202 alle ore 18.00 salvo chiusura anticipata per esaurimento delle risorse.
  • Il secondo invece è lo strumento finanziario attivato da Finlombarda S.p.A. - Finanziaria per lo Sviluppo della Lombardia, in sinergia con Regione Lombardia disponibile alla pagina http://www.finlombarda.it/finanziamentieservizi/creditoadesso2019 in cui si possono trovare anche le informazioni e i rinvii alle pagine previste per presentare domanda di partecipazione al bando. Credito adesso è un'iniziativa per finanziare il fabbisogno di capitale circolante connesso all'espansione degli studi professionali anche associati che hanno aperto partita Iva da almeno 24 mesi e che appartengono a determinati settori specificati nella pagina. L'importo del finanziamento per i Liberi Professionisti, gli Studi Associati è compreso tra 18 mila e 200 mila euro. Chi fosse interessato a verificare la presenza di bandi nella propria regione di appartenenza deve visitare la pagina dedicata di cassa forense al seguente indirizzo http://servizi.cassaforense.it/CFor/CFLab/bandi.cfm


Foto: 123rf.com
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