L'intervento della ministra De Micheli: «Le sanzioni sono previste dalla legge, ma siamo disponibili a posticiparne l'applicazione»

di Gabriella Lax - Caos sull'entrata in vigore della legge che prevede l'obbligatorietà dei dispositivi antiabbandono. Pronto l'intervento della ministra ai Trasporti ed alle Infrastrutture Paola De Micheli la quale assicura che è pronta a intervenire per posticipare l'applicazione delle sanzioni. Il provvedimento riguarderà 1,8 milioni di bambini: sul mercato, da qui a Natale, saranno disponibili alla vendita solo 250mila seggiolini.

Dispositivi antiabbandono, le sanzioni

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L'obbligo dei dispositivi anti-abbandono per bambini è entrato in vigore lo scorso 7 novembre. E con esso anche le sanzioni previste in caso di infrazione (vedi anche Seggiolini antiabbandono obbligatori da oggi) ossia: una sanzione amministrativa da 81 a 326 euro (in caso di pagamento entro cinque giorni 56,70 euro) e inoltre è prevista la decurtazione di 5 punti dalla patente. E ancora la sospensione della patente da 15 giorni a due mesi, se si viene colti a commettere la stessa infrazione più di una volta nel giro di due anni.

De Micheli: «Pronti a posticipare l'applicazione delle sanzioni»

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La norma sarebbe dovuta entrare a regime a marzo, invece dal 7 novembre vige un obbligo che ha fatto scattare la richiesta moratoria per l'applicazione delle sanzioni. Da un lato ci sono i costi elevati dei nuovi dispositivi per le automobili, dall'altro il fatto che per gli incentivi bisognerà aspettare ancora qualche settimana. Da qui la richiesta di rinviare la parte della legge che prevede le multe partita dalle associazioni dei consumatori e dalle organizzazioni che si occupano di famiglia. E la titolare del ministero: «C'è la disponibilità del governo e dell'intera maggioranza - ha evidenziato - a intervenire per posticipare l'applicazione delle sanzioni».

In una intervista su Radio 24, De Micheli ha specificato che «Le sanzioni sono previste dalla legge 117, votata all'unanimità dal Parlamento italiano, ed entrano in vigore per legge insieme all'obbligo. Per dare più tempo per adeguarsi all'obbligo è necessario un altro intervento di legge, quindi stiamo studiando in quale decreto inserire l'emendamento».

Altroconsumo: «Entrata in vigore dilazionata»

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«In queste ore stiamo ricevendo una pioggia di richieste da parte di genitori che non sanno cosa fare e cosa comprare». Dopo le richieste dei genitori di maggior chiarezza e informazioni Altroconsumo ha inviato una lettera ai ministeri dell'Interno e delle Infrastrutture e dei Trasporti chiedendo chiarimenti, si legge «Non capiamo il perché di una decisione così affrettata, siamo in una situazione paradossale: le famiglie, per evitare multa e decurtazione di punti dalla patente, sono spinte a fare un acquisto frettoloso e non ragionato, che le potrebbe portare ad avere un prodotto comunque non adeguato allo scopo. Ecco perché abbiamo chiesto al Governo un'entrata in vigore del provvedimento dilazionata nel tempo e il blocco delle sanzioni auspicabilmente fino al 6 marzo 2020, data in cui ci si aspettava scattasse l'obbligo».

Codacons: per i seggiolini si può spendere fino a 500 euro

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Sulla vicenda dei dispositivi antiabbandono nei seggiolini è intervenuta anche Codacons, ricordando che «il bonus da 30 euro previsto dal dl Fisco come incentivo per l'acquisto del dispositivo potrà essere utilizzato da appena 536mila famiglie italiane». I fondi stanziati, in effetti, solo 15 milioni di euro nel 2019 e appena 1 milione nel 2020 per il contributo in questione copriranno solo quel numero di famiglie. Per l'associazione, inoltre, bisogna chiarire i requisiti per accedere all'incentivo, da qui la richiesta al governo «di stabilire parametri legali al reddito, in modo che il bonus sia destinato solo a chi ne ha effettivamente bisogno». In base ad una indagine del Codacons i listini del dispositivo in questione arrivano in queste ore a sfiorare i 500 euro, con possibili speculazioni legate all'obbligatorietà del prodotto. «Tutto ciò - prosegue l'associazione - mentre tra i consumatori regna l'incertezza legata alle caratteristiche tecniche che devono possedere i seggiolini: il rischio insomma è che le famiglie, nella fretta di mettersi in regola, acquistino prodotti non a norma, sprecando soldi e andando incontro a sanzioni».


Foto: 123rf.com
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