Oltre al reddito di cittadinanza del M5S, vi sono altre proposte relative a misure di sostegno al reddito. Vediamole

di Redazione - Il reddito di cittadinanza del M5S, che ha trovato la propria consacrazione nel decreto n. 4/2019 attualmente in sede di conversione parlamentare, non è l'unica proposta relativa ad una misura di sostegno al reddito.

Tra le altre proposte figurano anche quella, sebbene poco definita, del reddito di dignità lanciata dal leader di Forza Italia, Berlusconi, e quella di avviamento al lavoro della Lega.

Di recente, inoltre, la stessa mente ispiratrice del M5s Beppe Grillo ha lanciato l'idea del reddito di base europeo.

Reddito di dignità: la proposta di Berlusconi

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La misura di sostegno proposta dal Cavaliere è stata lanciata in campagna elettorale e non è ben definita nei suoi contorni.

In generale però si può affermare che si tratta di un'integrazione al reddito per chi percepisce meno di 1.000 al mese. Tutto per consentire di raggiungere il reddito mensile di dignità stabilito dall'Istat, la cui misura è condizionata dal numero dei figli a carico e dal luogo di residenza e la cui erogazione è sottoposta alla prova dei mezzi, per accertare che le condizioni economiche siano effettivamente inferiori alla soglia minima stabilita.

Reddito di avviamento al lavoro: la proposta della Lega

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La proposta della Lega Nord è destinata a chi vuole vivere di lavoro e non di assistenzialismo. Questo in sostanza il concetto espresso da Matteo Salvini.

La misura del Carroccio consiste in un prestito a tasso zero di 750 euro al mese rivolto ai disoccupati che vivono sotto la soglia di povertà (reddito annuo inferiore a 9.360 euro).

Chi vuole ottenere il prestito deve iscriversi al centro per l'impiego e accettare la prima offerta di lavoro.

Reddito base europeo (Eurodividend): la proposta di Grillo

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La proposta lanciata da Beppe Grillo, sul proprio blog, verte invece su un reddito base europeo (Erodividend), da concedere incondizionatamente a tutti i cittadini dell'UE e ai residenti legali a lungo termine.

Il cosiddetto Eurodividend sarebbe distribuito su base individuale e senza test di verifica o requisiti di lavoro. E potrebbe partire da 200 euro a testa. Per quanto riguarda i fondi per arrivarci, secondo Grillo, la misura potrebbe essere finanziata grazie a una combinazione tra Iva europea, imposta sul reddito delle società europee, tassa sul carbonio e tassa sulle transazioni finanziarie europee.

Leggi anche Reddito di base europeo: la proposta di Grillo sull'Eurodividend


Foto: 123rf.com
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