Cos'è e come funziona il mutuo di cittadinanza, e a chi è destinata la misura sull'emergenza abitativa prevista da un disegno di legge del senatore Dessì (M5S)

di Lucia Izzo - Una misura destinata ad affrontare il problema dell'emergenza abitativa e finalizzata a contrastare la disuguaglianza sociale e, al contempo a favorire l'accesso alla proprietà delle fasce di popolazione a basso reddito, a garantire il diritto all'abitazione e a incentivare la vendita del patrimonio immobiliare pubblico destinato all'assistenza abitativa, reimpiegando il ricavato nel finanziamento dell'edilizia residenziale sociale.


Sono questi gli obiettivi che si prefigge il c.d. "Mutuo di cittadinanza", la nuova misura prevista da un disegno di legge, il n. 1006 (sotto allegato), a firma del senatore M5S Emanuele Dessì e presentato lo scorso 15 gennaio al Senato.


Mutuo di cittadinanza: cos'è

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Preso atto dell'emergenza abitativa e dell'incremento della povertà a causa della crisi economica, il d.d.l. sottolinea come la disponibilità degli alloggi di edilizia residenziale pubblica risulti insufficiente a coprire il fabbisogno delle famiglie, posizionando il nostro Paese agli ultimi posti delle classifiche europee.

Una situazione che si prevede di affrontare istituendo un mutuo di cittadinanza che, si legge nella relazione introduttiva, avrebbe lo scopo di garantire a tutti i cittadini il diritto alla proprietà della casa, nel pieno rispetto dei dettami costituzionali, rimuovendo di fatto tutti gli ostacoli di ordine economico e sociale, rappresentando così anche uno strumento di riscatto sociale delle fasce più deboli della popolazione.

Nel contempo, il mutuo di cittadinanza incentiverebbe lo snellimento del patrimonio pubblico e consentirebbe di reimpiegare i ricavi ottenuti sia nella manutenzione degli immobili esistenti che per la realizzazione e/o il recupero di nuovi alloggi, di cui si sente fortemente il bisogno, considerato il numero sempre crescente delle domande per l'ottenimento di una casa popolare.

Mutuo di cittadinanza: chi può accedervi

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Il d.d.l. prevede puntuali requisiti soggettivi e oggettivi per l'accesso al mutuo di cittadinanza: questi dovranno essere posseduti dal richiedente e dai componenti il nucleo familiare alla data di presentazione della richiesta e dovranno altresì permanere al momento dell'assegnazione e in costanza di rapporto.

Il diritto ad accedere al mutuo di cittadinanza spetta, secondo l'art. 4, a tutti i soggetti che hanno compiuto il diciottesimo anno di età e che risiedono nel territorio nazionale.

Inoltre, dovrà trattarsi di soggetti in possesso della cittadinanza italiana o di Paesi facenti parte dell'Unione europea, oppure di soggetti provenienti da Paesi che hanno sottoscritto convenzioni bilaterali di sicurezza sociale.

Ancora, il nucleo familiare di origine dei futuri beneficiari dovrà essere titolare di un reddito non superiore al limite per l'accesso all'edilizia residenziale pubblica destinata all'assistenza abitativa stabilito dalle vigenti normative regionali ove è ubicato l'alloggio.

Infine, i richiedenti:

- non dovranno essere titolari di diritti di proprietà, usufrutto, uso e abitazione su immobili insistenti sul territorio nazionale;

- non dovranno essere assegnatari in locazione, ovvero in proprietà originaria o derivata, di alloggio realizzato, in tutto o in parte con contributi pubblici, sempre che l'alloggio non sia utilizzabile o sia perito senza dar luogo a risarcimento del danno;

- non dovranno aver occupato indebitamente alloggi di edilizia residenziale pubblica destinati all'assistenza abitativa.

Mutuo di cittadinanza: come funziona

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Il mutuo di cittadinanza garantirebbe al beneficiario la possibilità di acquistare l'alloggio di edilizia residenziale pubblica, di cui lo stesso è già assegnatario, ai sensi della legge 457/1978 e del d.P.R. 1035/197.

L'acquisto del bene viene consentito tramite riscatto con patto di futura vendita, concedendo al beneficiario la possibilità di accedere a facilitazioni sulla modalità di rateizzazione del prezzo di acquisto. L'acquirente diventa proprietario solo all'atto del pagamento dell'ultima rata del prezzo.

Ad eccezione del trasferimento di proprietà, gli altri effetti del contratto si producono immediatamente con la stipula dello stesso. Ad occuparsi di stabilire i criteri di determinazione del prezzo dell'immobile sarà un decreto del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti.

Estinto il finanziamento, l'alloggio entra nella piena disponibilità dell'assegnatario, che, in ogni caso, non potrà alienare, affittare, concedere, a qualsiasi titolo, prestare in garanzia o ipotecare l'immobile a terzi, per un periodo pari a dieci anni successivi all'estinzione del mutuo di cittadinanza.

I ratei del mutuo di cittadinanza

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I ratei del mutuo versati dai soggetti beneficiari, prevede il d.d.l, sarebbero mensili, fissi e composti dalla quota capitale maggiorata delle spese di procedura e dell'1% di interesse e di ammontare non superiore al 30% del reddito complessivo del nucleo familiare del beneficiario.

La ripartizione dei ratei avverrebbe secondo piani di ammortamento personalizzati sulla base del reddito familiare e, all'occorrenza, prevedendo anche delle rimodulazioni secondo le variazioni del reddito del beneficiario.

Inoltre, è prevista la sospensione del pagamento della rata in caso di disoccupazione del beneficiario o altra circostanza che impedisca il pagamento in capo al beneficiario, previo accertamento dell'impedimento.

Le risorse derivanti dalle alienazioni devono essere destinate alla manutenzione straordinaria del patrimonio esistente e alla realizzazione di nuovi alloggi di edilizia residenziale pubblica.

Scarica pdf D.D.L. Mutuo di Cittadinanza

Foto: 123rf.com
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