Per la Corte di giustizia Ue gli stati membri devono sempre riconoscere i titoli universitari conseguiti in uno dei 28 Paesi europei, anche se sono stati ottenuti seguendo contemporaneamente due corsi

di Gabriella Lax - Gli Stati membri devono sempre riconoscere i titoli universitari conseguiti in uno dei 28 Paesi europei, anche se sono stati ottenuti seguendo contemporaneamente due corsi di laurea, cosa che ad esempio in Italia è vietata. Lo stabilisce con una sentenza la Corte di giustizia europea.

Corte di giustizia, le lauree in contemporanea valide nei paesi Ue

Secondo la Corte, che ha emanato sentenza su un caso italiano, il riconoscimento dei titoli deve essere automatico purché se vengono soddisfatte «le condizioni minime di formazione stabilite dal diritto dell'Unione.

Nel caso di specie, un cittadino italiano aveva preso due lauree all'Università di Innsbruck, in Austria, una in medicina e una in odontoiatria, essendo iscritto contemporaneamente ad entrambe le facoltà, oltretutto con una serie di esami che combaciano. L'uomo ha chiesto al Ministero della Salute nel 2013 il riconoscimento della laurea in odontoiatria, e nel 2014 quella di medico chirurgo. La prima domanda è stata accettata, la seconda respinta perché la laurea non è stata conseguita con modalità riconosciute dall'Italia, che non consente di essere iscritti a due facoltà contemporaneamente.

In questo caso, secondo l'organo di giustizia Ue, i titoli vanno sempre riconosciuti, purché «i requisiti in materia di formazione stabiliti dalla direttiva sulle qualifiche professionali siano soddisfatti».


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