Tante le forme di aiuto previste per chi ha un ISEE ridotto, dai bonus per il telefono, a quello per il nido. Una carrellata di quelle più importanti

di Annamaria Villafrate - Chi ha un ISEE basso o relativamente basso, gode di tutta una serie di agevolazioni che vanno dall'aiuto per pagare l'affitto alle esenzioni ticket per precise cure sanitarie, dagli sconti sulle bollette al REI, in attesa del reddito di cittadinanza. I requisti variano da misura a misura, compreso il reddito ISEE.

Vediamo le più importanti, tanto per fornire una panoramica:


Bonus bebè o assegno di natalità

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Il bonus bebè o assegno di natalità è riconosciuto per ogni figlio nato, adottato o in affido preadottivo tra il 1° gennaio e il 31 dicembre 2018 all'interno di famiglie con ISEE fino a 25.000 euro. L'assegno viene corrisposto mensilmente fino al primo anno di età del bambino o d'ingresso all'interno del nucleo familiare

dopo l'adozione o l'affidamento preadottivo. Per i bambini nati tra il 1° gennaio 2015 e il 31 dicembre 2017 invece il bonus è riconosciuto per i primi tre anni di vita o dal momento dell'ingresso nella famiglia per gli adottivi o i bimbi in affido preadottivo, sempre per famiglie con ISEE non superiore ai 25.000 euro. Per quanto riguarda la misura del bonus, al momento, per chi ha un ISEE minorenni inferiore ai 7.000 euro l'assegno è di 1.920 euro annui, mentre per chi ha un ISEE minorenni compreso tra 7.000 e 25.000 euro all'anno il bonus annuo è di 960 euro.

Assegno di maternità

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L'assegno di maternità è un contributo gestito dai Comuni, che viene riconosciuto alle neo-mamme disoccupate con reddito ISEE non superiore a 17.141,45 euro. L'importo riconosciuto ammonta a 1.713 euro, corrispondente a 5 mensilità di 342,62 euro ciascuna.

Bonus nido, mamma e babysitter

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Strano ma vero, il bonus mamme e nido sono previsto indipendentemente dall'importo dell'ISEE. Per cui queste misure possono essere richieste indipendentemente dalla misura del reddito. Il bonus nido prevede l'erogazione di 1000 euro all'anno fino al compimento del terzo di età del bambino per pagare il servizio pubblico o privato. Il bonus mamma domani invece è una misura erogata dall'INPS una tantum, che può essere chiesta da tutte le donne sin dal settimo mese di gravidanza. In attesa di conferma il bonus babysitter che prevede buoni da 600 euro mensili per pagare la babysitter per sei mesi, per determinate categorie di donne lavoratrici e una volta cessato il periodo obbligatorio di maternità.

Bonus istruzione

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Per chi ha in casa bambini e ragazzi che studiano e un reddito ISEE basso può godere delle seguenti agevolazioni:

  • esenzione dalle tasse scolastiche per i titolari di un ISEE inferiore a 15.748,79 euro (per l'anno scolastico 2018/2019);
  • buono comunale o regionale per l'acquisto di libri scolastici nella misura fissata annualmente dall'ente;
  • borse di studio, nei limiti ISEE e di importi variabili da regione e regione;
  • esenzione dal pagamento delle tasse d'iscrizione di università e AFAM statali a chi ha un ISEE inferiore a 13.000 euro e riduzioni per chi ha un ISEE compreso tra i 13.000 e i 30.000.

Esenzione ticket

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L'esenzione dal pagamento del ticket spetta:

  • ai cittadini che non hanno ancora compiuto sei anni e che hanno superato i 65, se sono parte di un nucleo familiare con un reddito complessivo annuo che non supera i 36.151,98 euro;
  • ai titolari di pensione sociale e familiari a carico;
  • a chi percepisce una pensione al minimo di età superiore a sessant'anni e familiari a carico, parte di un nucleo familiare con reddito complessivo annuo inferiore a 8.263,31 euro, aumentato fino a 11.362,05 euro in presenza del coniuge e di 516,46 euro per ogni figlio a carico;
  • ai disoccupati e familiari a carico che sono parte di un nucleo familiare con un reddito annuo totale inferiore a 8.263,31 euro, aumentato fino a 11.362,05 euro in presenza del coniuge e di 516,46 euro per ogni figlio a carico.

Cure dentistiche

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Cure dentistiche agevolate per chi:

  • ha come requisito generico un ISEE pari a 8000 euro;
  • è un soggetto esente dal pagamento del ticket sanitario per età, patologie croniche e invalidanti o è inabile al lavoro con un ISEE non superiore a 10.000 euro;
  • è titolare della social card;
  • è in stato in gravidanza, indipendentemente dal reddito, limitatamente alla visita odontoiatrica, all'ablazione del tartaro e all'educazione all'igiene orale.

REI o Reddito d'inclusione

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Il REI è una misura di contrasto alla povertà, che prevede un aiuto economico e un progetto di reinserimento lavorativo e sociale. Il beneficio prevede una sinergia tra servizi comunali, le ASL, le scuole e gli enti no profit, che si occupano del contrasto alla povertà. Rivolto a nuclei familiari con determinati requisiti di residenza, familiari, economici e di compatibilità, il beneficio è riconosciuto a partire dal 1° gennaio 2018, per un periodo massimo di 18 mesi e non può essere concesso nuovamente se non sono trascorsi almeno 6 mesi. L'importo è variabile (da 187,50 a 539,82 euro) ed è condizionato dalla misura del reddito familiare, la cui soglia base per beneficiare del REI è di 2.250,00 euro, che cresce in ragione del numero dei familiari, in quanto riparametrata attraverso la scala di equivalenza dell'ISEE. Per quanto riguarda invece il REI, l'importo non può superare l'ammontare annuo dell'assegno sociale (art. 3, co. 6, legge 8 agosto 1995, n. 335), aumentato del 10%. Fino a che non verrà avviato il reddito di cittadinanza si prevede il riconoscimento di una Carta Rei a chi ha un ISEE che non supera i 6000 euro. Chi richiede il Rei però non deve essere titolare di altre misure di sostegno al reddito o alla disoccupazione, ed essere in possesso di determinati requisiti di natura patrimoniale mobiliare e immobiliare.

Reddito di cittadinanza

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Nessuna certezza ancora sul reddito di cittadinanza, ma in base a quanto emerso fino a oggi, questa misura, prevista per contrastare povertà, disoccupazione, lavoro nero, sottopagato, precario ed emarginazione sociale, prevede la corresponsione di un assegno massimo fino a 780 al mese per un single e una soglia ISEE di 9.360 euro. Si terrà conto, nel decidere l'entità della misura, del capitale immobiliare posseduto, oltre la prima casa, fino a 30.000 euro e del capitale mobiliare fino a 10mila euro per famiglie con più figli. Prevista anche la "quota affitto" di circa 300 euro, da aggiungere o togliere se il beneficiario è proprietario di casa. Per ogni figlio a carico potrebbe essere previsto anche un assegno di 156 euro.

Bonus bollette luce, gas e telefono

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Il bonus previsto per le bollette luce e gas è previsto per chi ha un ISEE non superiore a gli 8.107,5 euro, che diventano 20.000 per i nuclei familiari con più di tre figli a carico. Lo sconto viene applicato direttamente sulla bolletta e per quanto riguarda quella della luce si tiene conto del numero dei componenti del nucleo familiare. In base a questo criterio lo sconto va da un minimo di 125 euro fino a 184 euro per le famiglie più numerose. Bollette del telefono più basse invece per chi ha un reddito ISEE 2018 o 2019 inferiore a 8.111,23 euro. L'agevolazione prevede uno sconto del 50% sul canone di accesso alla rete telefonica, che quindi passa da 19,00 a 9,50 euro.

Conto corrente

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Conto corrente zero spese per pensionati, con trattamenti non superiori a 18.000 euro annui e contribuenti con un ISEE non superiore a 11.600 euro. A fronte della gratuità del servizio di conto corrente, naturalmente, i servizi previsti per il correntista sono limitati rispetto a uno a pagamento e anche il numero delle operazioni sono limitate dal punto di vista numerico.

Contributi per l'affitto

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Fondo per la Morosità Incolpevole per chi si trova in una situazione economica precaria e deve pagare l'affitto. L'aiuto è previsto per chi è malato o ha perso il lavoro e un ISEE non superiore ai 26.000 euro. Poiché il fondo è gestito a livello regionale occorre verificare di volta in volta cosa prevedono i relativi bandi. Chi ha un ISEE basso e deve pagare l'affitto può chiedere aiuto anche al Comune che, in genere, fissa nei suoi bandi un ISEE non superiore a 28.000 euro. In questi casi l'importo erogato tiene conto della misura effettiva del reddito, della misura del canone e di altre condizioni familiari, per le quali occorre consultare il sito del Comune.



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