La legge di conversione del decreto dignità ha prorogato la compensazione delle cartelle esattoriali in favore di imprese e professionisti che hanno crediti verso la P.A.

di Lucia Izzo - La versione definitiva del decreto dignità, in vigore dal 12 agosto a seguito dell'approvazione del Parlamento e della pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, ha introdotto diverse novità che coinvolgono i professionisti e, nel dettaglio, l'ambito fiscale che rappresenta uno dei capisaldi del provvedimento.


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Nel testo (sotto allegato) è stata previsto il rinvio al gennaio 2019 dell'obbligo di fatturazione elettronica per i distributori di carburanti ai soggetti IVA, ma sono state altresì confermate alcune misure di semplificazione fiscale: dallo stop al redditometro in attesa di una revisione dello strumento al rinvio dello spesometro sino al 28 febbraio 2019. Infine, è stato abolito il c.d. split payment (la scissione dei pagamenti) nei confronti dei professionisti che forniscono servizi alle P.A.

Prorogata la compensazione crediti nei confronti delle P.A.

La "Compensazione delle cartelle esattoriali con i crediti nei confronti della pubblica amministrazione" guadagna un anno.


Infatti, la legge di conversione del decreto dignità confermato la proroga per tutto il 2018 delle disposizioni in materia di compensazione contenute nell'articolo 12, comma 7-bis del D.L. n. 145 del 2013, con riferimento ai carichi affidati agli Agenti della riscossione entro il 31 dicembre 2017.


Si tratta della possibilità, offerta ad aziende e professionisti, di compensare crediti nei confronti della Pubblica Amministrazione con eventuali debiti iscritti in cartelle esattoriali a loro carico emesse entro fine dello scorso anno.


La norma consentirà, dunque, la compensazione delle cartelle esattoriali in favore delle imprese titolari di crediti non prescritti, certi, liquidi ed esigibili, per somministrazione, forniture, appalti e servizi, anche professionali, maturati nei confronti della P.A., certificati secondo le modalità di cui ai D.M. Economia 22 maggio 2012 e 25 giugno 2012, ove la somma iscritta a ruolo fosse inferiore o pari al credito vantato.


Inizialmente, la compensazione era stata consentita per l'anno 2014 in relazione alle cartelle esattoriali notificate entro il 31 marzo 2014. In seguito, la medesima disciplina è stata prorogata per l'anno 2015, peril 2016 e per il 2017. Il DL di conversione, come già accaduto negli scorsi anni, consentirà la compensazione per un altro anno.


Pertanto, professionisti e imprese che hanno crediti nei confronti della P.A. potranno ancora decidere di utilizzarli per pagare eventuali cartelle a proprio carico se la somma iscritta a ruolo sia inferiore o pari al credito vantato.

Legge conversione decreto dignità

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