L'assegno di mantenimento versato dal padre al figlio non può essere ridotto se migliorano le condizioni economiche della madre collocataria. Ne parliamo in Diritto pret-a-porter, la nuova rubrica ideata dall'avv. Barbara Pirelli
Nella quarta puntata della nuova rubrica "Diritto pret-a-porter" ideata dall'avv. Barbara Pirelli, parliamo della possibilità di ridurre o meno l'assegno di mantenimento ai figli versato dal genitore nel caso in cui l'altro, collocatario, migliori le proprie condizioni economiche. Lo spunto è offerto dalla recente ordinanza della Cassazione n. 3926/2018.

Mantenimento figli, l'assegno non si riduce se il collocatario trova lavoro

Va preliminarmente precisato che, l'assegno di mantenimento versato in favore dei figli, non si calcola sulla rigida comparazione della situazione patrimoniale di ciascun genitore.

Nel caso in questione, la Corte d'appello Appello aveva ridotto a 400 euro l'assegno di mantenimento che il padre, avvocato civilista, doveva versare al figlio; il padre aveva cercato di dimostrare un peggioramento delle proprie condizioni economiche producendo però una dichiarazione dei redditi inattendibile(considerando l'età anagrafica del padre, 49 anni e presumendo un certa esperienza professionale). Inoltre, era emerso che il padre aveva acquistato un immobile più costoso di quello posseduto potendosi anche accollare il mutuo.
Nei confronti della madre era emerso,invece, un miglioramento delle condizioni economiche perché dopo un periodo di disoccupazione aveva potuto poi contare su un reddito da lavoratrice dipendente.

La donna aveva anche chiesto una revisione delle spese straordinarie sulla base di un protocollo in uso presso il Tribunale.
La Corte d'Appello però nonostante l'indimostrato peggioramento delle condizioni economiche del padre accoglieva la sua richiesta di riduzione dell'assegno a 400 euro, in favore del figlio, solo basandosi sul miglioramento reddituale della madre.
La Suprema Corte ha ritenuto manifestamente contraddittoria la motivazione della Corte di Appello perché non coerente con le premesse fatte(circa il non provato peggioramento reddituale del padre).
La Corte di Cassazione ha anche ritenuto fondati i motivi della madre circa l'omessa pronuncia sulla richiesta di revisione delle spese straordinarie sulla base del protocollo in uso nel Tribunale.
Per tutte queste ragioni la decisione è stata cassata con rinvio.

Leggi anche Mantenimento figli: assegno non ridotto anche se l'affidatario trova un lavoro

Barbara PirelliAvv. Barbara Pirelli del Foro di Taranto - profilo e articoli
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