Sono tante le detrazioni per le spese scolastiche, dall'asilo all'università vediamo come funzionano e tutto quello che può essere scaricato

di Gabriella Lax - Sono tante ed è bene conoscerle per poterne usufruire le detrazioni per le spese scolastiche, che vanno dall'asilo all'università, previste dalla nuova manovra per il 2018. Sia le spese scolastiche sia le spese per l'istruzione sono detraibili poichè rientrano nell'elenco delle spese scaricabili dalle tasse per i contribuenti: per il genitore di un figlio piccolo che va all'asilo o che studia e frequenta le scuole superiori o l'università la detrazione è pari al 19% sulle spese.

Scuola, quali detrazioni

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Seguendo lo schema riportato dal Sole 24 Ore, la detrazione al 19% delle spese riguarda le rette di asili nido pubblici e privati e le spese per le cosiddette "sezioni primavera". Il limite è comunque di 632 euro per ciascun figlio.

Anche nel caso di spese d'istruzione per le scuole materne, elementari, medie e superiori (statali, paritarie private e degli enti locali) la detrazione è del 19%, comprensivo dei costi per la mensa e per i servizi scolastici integrativi (assistenza al pasto e il pre e post scuola). Comprese sono anche le cifre spese per le gite scolastiche, per l'assicurazione della scuola e i contributi relativi all'ampliamento dell'offerta formativa deliberati dagli organi d'istituto. I limiti a studente per il bonus si calcolano su un importo massimo di 717 euro per l'anno 2017, 786 euro per il 2018 e 800 euro a partire dal 2019.

Strumenti musicali

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In relazione al corso di studi, per l'acquisto di strumenti musicali nuovi c'è il contributo una tantum del 65% sul prezzo finale (massimo 2.500 euro) e riguarda gli studenti iscritti ai licei musicali e ai corsi preaccademici.

Università, Master, dottorati e specializzazioni

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La detrazione per le spese di istruzione universitaria sempre al 19% riguarda anche gli studenti che sono andati all'estero, il calcolo si fa in base alle tasse di immatricolazione e di iscrizione, ed ovviamente su quelle per gli esami di profitto e di laurea, comprensive delle somme utilizzate per fare i test preliminari. Nessun limite di spesa per gli atenei statali. In caso di università privata (o telematica riconosciuta), il limite su cui calcolare lo sconto è stabilito annualmente da un decreto del Miur, che tiene conto degli importi medi di tasse e contributi dovuti agli atenei del Paese.

Detrazione del 19% anche per le spese sostenute per frequentare corsi post universitari di specializzazione e di perfezionamento di università pubbliche e private, italiane o straniere, o master gestiti da istituti universitari (considerati solo quelli che per durata e struttura dell'insegnamento sono assimilabili a corsi universitari o di specializzazione, corsi di specializzazione, dottorati di ricerca). Il limite di spesa agevolata è stabilito ogni anno dal ministero competente.

Canoni d'affitto fuori sede

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La manovra fiscale del 2018 ha diminuito la distanza minima richiesta tra il luogo di residenza e quello dell'università, per le detrazioni sull'affitto dei fuori sede. La detrazione del 19% si applica ai contratti di ospitalità, agli atti di assegnazione o locazione stipulati con enti per il diritto allo studio, università e collegi universitari riconosciuti, su un importo massimo di 2.633 euro. E' applicabile agli studenti fuori sede, residenti ad almeno 100 chilometri di distanza dal comune in cui si trova l'ateneo. Il limite scende a 50 km per i periodi d'imposta 2017 e 2018, solo per gli studenti che risiedono in zone montane o disagiate.

I documenti da conservare e presentare

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Sono le ricevute o le quietanze di pagamento con gli importi e il titolo della spesa che dovranno essere conservate e presentate al Caf. Se il pagamento andrà a soggetti terzi (e non alla scuola), serve l'attestazione dell'istituto da cui si rilevi la delibera di approvazione, coi dati dello studente. Per la spese della mensa servirà la ricevuta del bollettino postale o del bonifico, con la relativa causale e dati dell'alunno. Per i pagamenti in contante o tramite buoni mensa, serve anche l'attestazione della scuola o del soggetto che ha ricevuto il pagamento.


Foto: 123rf.com
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