Arrivano col decreto del ministero dell'Istruzione pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale i limiti e gli importi delle detrazioni per le università private

di Gabriella Lax - E' di 3.700 euro il tetto massimo di spesa detraibile per tasse e contributi di iscrizione a un'università non statale. Arrivano col decreto del ministero dell'Istruzione pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il 17 marzo 2018 (sotto allegato) i limiti e gli importi delle detrazioni per le università private.

Università private, i limiti per le detrazioni

Ammonterà al 19% la percentuale detraibile sia per spese universitarie, tasse e contributi pagati nel 2017, sia per corsi di dottorato, specializzazione e master universitari di primo e secondo livello, che andranno poi inseriti nella dichiarazione dei redditi 2018.

Si tratta di uno sconto fiscale che può arrivare a un massimo di 703 euro. La spesa relativa alle tasse e ai contributi di iscrizione per la frequenza dei corsi di laurea, laurea magistrale e laurea magistrale a ciclo unico delle università non statali, detraibile dall'imposta lorda sui redditi dell'anno 2017, è stabilita per ciascuna area disciplinare di afferenza e regione in cui ha sede, l'ateneo presso il quale è presente il corso di studio, negli importi massimi indicati nella tabella:

- Area medica: nord 3.700 euro; centro 2.900 euro; sud 1.800 euro

- Area sanitaria: nord 2.600 euro; centro 2.200 euro; sud 1.600 euro

- Aria scientifico tecnologica: nord 3.500 euro; centro 2.400 euro; sud 1.600 euro

- Area umanistico sociale: nord 2.800 euro; centro 2.300 euro; sud 1.500 euro

Per i corsi post laurea (dottorato, specializzazione, master universitari di primo e secondo livello) la spesa massima detraibile varia con 3.700 euro massimo al nord; 2.900 euro al centro e 1.800 al sud.

Decreto Miur 17.3.2018

Foto: 123rf.com
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