Dal 1° gennaio 2018, occorreranno minimo 66 anni e 7 mesi per il diritto all'assegno sociale Inps

di Marina Crisafi - A partire dal 1° gennaio occorrerà un anno in più per avere diritto all'assegno sociale. Lo conferma l'Inps (con il messaggio n. 4920/2017), ricordando che l'art. 24 del dl n. 201/2011 (convertito dalla l. n. 214/2011) ha previsto l'innalzamento del requisito anagrafico per il conseguimento dell'assegno sociale a decorrere dal 2018.

Assegno sociale, dal 2018 un anno in più

L'incremento, ricorda l'istituto, coinvolge il requisito anagrafico minimo previsto per il conseguimento dell'assegno sociale (ex art. 3 commi 6 e 7 della l. n. 335/1995), dell'assegno sociale sostitutivo della pensione d'inabilità civile e dell'assegno mensile di assistenza agli invalidi parziali, nonchè dell'assegno sociale sostitutivo della pensione non reversibile ai sordi. Per tutte queste prestazioni, l'età anagrafica è innalzata ad anni 66 rispetto ai 65 previsti oggi. A questa, poi, occorre aggiungere l'adeguamento all'incremento della speranza di vita, per cui a partire dal 1° gennaio 2018, "le prestazioni suindicate potranno essere concesse al compimento dell'età di 66 anni e 7 mesi".

Resta confermato, precisa l'istituto, il previgente requisito anagrafico per coloro che compiono sessantacinque anni e sette mesi prima del 1° gennaio 2018, a prescindere dalla data della domanda di assegno sociale. Costoro, pertanto, laddove presentino domanda successivamente al 1° gennaio 2018, in caso di accoglimento, avranno diritto all'assegno con decorrenza dal mese successivo a quello della domanda.

Assegno sociale 2019 a 67 anni

Non solo, si ricorda, che a partire dal 2019, per effetto dell'adeguamento alla speranza di vita, stabilito dal decreto del Mef del 5 dicembre scorso, anche l'assegno sociale, come le pensioni, richiederà 5 mesi in più, potendo essere richiesto dunque compiuti i 67 anni di età.

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Pensione inabilità e assegno invalidi parziali

Per effetto dell'innalzamento del requisito anagrafico, dal 1° gennaio 2018, anche la pensione d'inabilità civile e l'assegno mensile di assistenza agli invalidi parziali, nonchè la pensione non reversibile ai sordi subiranno dei mutamenti. Le stesse saranno concesse, infatti, spiega l'Inps, "a seguito del riconoscimento sanitario e sussistendo le altre condizioni socio economiche previste, a soggetti di età non inferiore al diciottesimo anno e fino al compimento del sessantaseiesimo anno e sette mesi d'età".

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