In allegato la circolare del ministero della Salute con le indicazioni operative sul decreto legge vaccini

di Marina Crisafi - Emanata la circolare del ministero della Salute contenente le prime indicazioni operative, a Regioni e province autonome, sull'attuazione del decreto legge che introduce l'obbligo delle vaccinazioni per i minori da 0 a 16 anni.

Obiettivo del provvedimento, ribadisce la circolare (qui sotto allegata) è quello di rendere obbligatori i vaccini nei confronti di malattie a rischio epidemico, al fine di raggiungere la soglia di copertura del 95% raccomandata dall'Oms "per garantire l'immunità di gregge". Nel documento, si ribadiscono i punti già trattati dal decreto, ossia la gratuità dei vaccini, l'obbligo per i minori da 0-16 anni e le sanzioni applicate per chi non adempie. Viene anche delineato il piano "personalizzato" di recupero per chi non possiede la copertura.

Ecco i punti evidenziati dalla circolare:

Gratuità dei vaccini e obbligo anche per stranieri

La circolare sottolinea quanto previsto dall'art. 1 del decreto legge: le vaccinazioni per le quali è introdotto l'obbligo sono gratuite in quanto incluse nei livelli essenziali di assistenza (Lea).

Inoltre, l'obbligo riguarda anche i minori stranieri non accompagnati, ossia i minorenni non aventi cittadinanza italiana o europea che si trovano per qualsiasi motivo nel territorio dello Stato.

Il piano di recupero personalizzato

Per i minori non vaccinati o vaccinati parzialmente, come previsto dal calendario che scatta al 61simo giorno di vita, ci dovrà essere un piano di recupero personalizzato, e sotto valutazione medica. Il sanitario dovrà valutare dunque, tenendo in considerazione vari elementi, tra cui: i vaccini e il numero di dosi già somministrati, l'età del minore, l'intervallo tra le dosi raccomandate e tra vaccini diversi, la possibilità di associare nella stessa seduta più vaccini, ecc.

La procedura di recupero scatta una volta che l'Asl competente ha accertato l'inadempimento dell'obbligo anche attraverso il controllo dell'anagrafe sanitaria. Se, una volta conclusi gli accertamenti, l'Asl conclude che un minore tra zero e 16 anni non è stato vaccinato secondo il calendario specifico, partono i vari step che iniziano dalla comunicazione alla famiglia, sino all'applicazione della sanzione da 500 euro a 7.500 euro, nonché alla segnalazione al Tribunale per i minorenni come ultimo passaggio.

Gli step delle segnalazioni per i non vaccinati

L'Asl inviterà anzitutto i genitori/tutori per iscritto, inviando anche materiale informativo.

Nel caso di mancata risposta, gli stessi saranno nuovamente contattati via raccomandata per un colloquio. Se i genitori non si presentano o se comunque dopo il confronto non faranno vaccinare il minore, l'Asl contesterà formalmente la violazione e si darà il via all'applicazione della sanzione.

Una sanzione graduata in base al numero dei vaccini

La sanzione ai genitori/tutori potrà essere applicata, chiarisce la circolare, anche se il minore ha superato i 16 anni di età, sempre che la violazione si sia verificata prima.

La sanzione (variabile dai 500 ai 7.500 euro) sarà una sola, a prescindere dal numero delle vaccinazioni che sono state omesse, ma il suo ammontare sarà graduato in base al numero di obblighi vaccinali non adempiuti.

Sarà possibile, invece, una nuova sanzione (successiva alla prima), se i genitori/tutori incorrono nuovamente nella violazione di un obbligo vaccinale incluso un eventuale richiamo.

Se rimane ancora l'inadempimento, il successivo step è la segnalazione al tribunale per i minorenni, per gli adempimenti di competenza.

Ministero della Salute, circolare vaccini

Foto: 123rf.com
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