La proposta che arriva dalla Svezia

di Gabriella Lax - Pausa sesso per incentivare il benessere dei lavoratori. È la proposta di un assessore nella città svedese di Overtornea. Il 42enne Per-Erik Muskos ha ben motivato la mozione presentata in consiglio comunale: visto che il tempo libero non è ancora abbastanza ci vuole più sesso, pagato, per tutti.

Come riporta France Press, per l'assessore ogni lavoratore dovrebbe poter usufruire di sessanta minuti di pausa (retribuiti) per poter tornare a casa e stare con il proprio partner. Sulla base di studi che documentano l'importanza di fare sesso per il benessere e la salute.

E poi ci sono i problemi della società svedese, in cui secondo lui le coppie non trascorrono abbastanza tempo insieme. In Europa, dopo finlandesi e francesi, gli svedesi impiegati a tempo pieno sono quelli che spendono meno tempo al lavoro. Il loro monte ore annuo in media si attesta a circa 1.685 ore, dicono dati del 2015. Ragion per cui è pronto ad accogliere la sfida e portare avanti la sua idea di un'ora di sesso pagato (nelle ore di lavoro) per tutti.

Certo è che le modalità creerebbero non pochi problemi. E se la proposta dovesse essere accolta, le aziende si troverebbero a dover gestire una situazione a dir poco anomala.

La Svezia è uno dei paesi in cui l'orario di lavoro è più breve; è stato il primo paese in cui è stato introdotto il congedo per paternità ed in cui i benefit di chi lavora sono più avanzati rispetto alle altre nazioni.

Con questi obiettivi raggiunti e proposte all'avanguardia come queste non c'è da stupirsi se, la Svezia, nonostante i tanti mesi di buio e l'alto tasso di suicidi, sia uno dei posti al mondo in cui si vive meglio. E pensare che in Italia solo pochi giorni fa c'è voluta la dichiarazione di un giudice perché la pausa caffè fosse considerata un necessario momento di ristoro necessario e non un reato…


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