Ai blocchi di partenza la nuova imposta sul reddito imprenditoriale che debutterà nella legge di Stabilità 2017

di Lucia Izzo - L'IRI è pronta al debutto: la nuova imposta sul reddito imprenditoriale troverà presumibilmente spazio nella già nella legge di Stabilità 2017, introducendo a partire dal 1° gennaio del prossimo anno quanto previsto dalla legge 23/2014, ossia una rimodulazione dell'imposizione sui redditi d'impresa.


Iri, di cosa si tratta e come funziona


L'IRI rappresenta l'imposta sul Reddito Imprenditoriale che sarà applicata sia al reddito d'impresa, attualmente soggetto ad IRES, che al reddito di lavoro autonomo, soggetto invece ad IRPEF. Si prevede in tal modo un unico trattamento fiscale sia per i redditi d'impresa che per quelli da lavoro autonomo, con una manovra che incentiva soprattutto le piccole imprese e gli imprenditori che reinvestono i proventi dell'azienda.


Questa semplificazione (redditi d'impresa e di lavoro autonomo sotto un unico trattamento fiscale) consente alla tassazione di evidenziare quanto reddito resta al professionista e quanto, invece, viene nuovamente investito, sicché le persone fisiche che svolgono un lavoro autonomo (anche in maniera associata o professionale) o attività d'impresa, artigiani, commercianti, pagheranno le tasse come avviene per le società di capitali.


L'aliquota Iri


Per quanto riguarda, invece, l'aliquota IRI 2017, si prevede sarà unica e fissa, presumibilmente pari al 24%, applicabile al solo reddito d'impresa o di lavoro autonomo. Invece, per quanto riguarda gli utili, ossia la parte di reddito derivato dall'impresa prelevati dal titolare per soddisfare i propri bisogni personali o della famiglia, rimarrà l'IRPEF con aliquota progressiva in base alle fasce di reddito.


Foto: 123rf.com
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