Il termine ridotto di cinque anni vale infatti solo per le spese condominiali fisse, come pulizia o manutenzione ordinaria

di Valeria Zeppilli - Come noto, le spese condominiali fisse si prescrivono in cinque anni. Rientrano ad esempio in tale categoria la pulizia o la manutenzione ordinaria dell'edificio.

Diverso discorso vale, invece, per le spese relative ai lavori di straordinaria manutenzione, per le quali il termine prescrizionale si amplia e coincide con quello ordinario decennale.

Basti pensare che con la recente sentenza numero 18826 del 2015, la quinta sezione civile del Tribunale di Roma ha rigettato un'opposizione a decreto ingiuntivo proposta da alcuni condomini avverso l'atto notificatogli dal condominio al fine di recuperare alcune somme dovute in forza dei lavori di straordinaria manutenzione effettuati sul balcone di loro proprietà.

I condomini avevano tentato di far valere il termine prescrizionale breve dei (già trascorsi) cinque anni…ma le loro richieste non hanno trovato accoglimento.

Per il giudice capitolino, infatti, il termine breve ha senso solo con riferimento a spese periodiche, che si rinnovano annualmente.

Nel caso di specie, invece, il rifacimento dei balconi era evidentemente una spesa di carattere straordinario. Per potersi ritenere "esenti" dal pagamento, quindi, i condomini avrebbero dovuto attendere dieci anni.

Il loro tentativo di scamparsela, insomma, non è andato a buon fine: il decreto ingiuntivo deve essere confermato.

Dato che, peraltro, le delibere assembleari con le quali i lavori erano stati approvati non erano state impugnate, i proprietari del balcone restaurato non hanno nessun'altra arma per sottrarsi al pagamento di quanto dovuto.


Valeria Zeppilli

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