Così ha deciso la Corte di Cassazione, con sentenza n. 742 depositata il 19 gennaio 2015

Lui è un habituè dei night-club, ma lei è stata colta in flagrante mentre lo tradiva con altri uomini. Non ci sono dubbi, pertanto: l'addebito della separazione va attribuito alla moglie. Così ha deciso la Corte di Cassazione, con sentenza n. 742 depositata il 19 gennaio 2015, dichiarando inammissibile il ricorso della donna contro la decisione della Corte d'Appello di Venezia che le aveva addebitato la separazione, disponendo l'affido condiviso dell'unico figlio minore.

A nulla sono valse le doglianze dell'ex moglie circa l'asserita responsabilità del marito, abituale frequentatore dei locali di lap-dance, nell'intollerabilità della convivenza, perché, come ha rilevato la S.C., oltre a tale condotta, nei suoi confronti, non era stata dimostrata l'adozione "di ulteriori comportamenti contrari agli obblighi derivanti dal matrimonio", né che lo stesso avesse violato gli obblighi di mantenimento della famiglia durante la vita coniugale.

Al contrario, la pronuncia di addebito nei confronti della donna, hanno rilevato i giudici del Palazzaccio, rigettando la doglianza sulla dedotta mancanza del nesso causale tra la sua condotta e l'intollerabilità della prosecuzione della vita coniugale, era supportata da diversi elementi probatori dai quali emergeva l'evidente violazione degli obblighi di fedeltà

La stessa, infatti, hanno spiegato i giudici della prima sezione civile della S.C., dichiarando inammissibile il ricorso, era "stata vista più volte baciare in pubblico un altro uomo o scambiarsi effusioni con uomini diversi dal marito - ed era - stata trovata all'interno della camera da lei occupata nell'albergo del marito insieme a un altro uomo alle due del mattino". 


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