Fattispecie in cui i danneggiati avevano effettivamente lasciato l'abitazione senza dimostrarne l'effettiva necessità
di Alba Mancini - Il danno da mancato utilizzo di un immobile in cui si sono verificate delle infiltrazioni non è sempre e comunque risarcibile.

Il proprietario che ha subito infiltrazioni in casa può chiedere il risarcimento di questo danno solo se prova che l'abbandono dell'immobile è stato reso necessario da oggettive malsane condizioni che rendono l'immobile di fatto inabitabile.

A chiarire la portata e i limiti del diritto al risarcimento è la Corte di Cassazione che in una sentenza del 2012 (la n. 22923) ha confermato la decisione dei giudici di merito che avevano respinto una domanda di risarcimento per il mancato utilizzo dell'immobile.

Nel caso di specie, i ricorrenti avevano effettivamente lasciato la casa ma non è stata provata la necessità effettiva di abbandonare l'alloggio con la conseguenza che la condotta tenuta dai ricorrenti si deve considerare come un volontario abbandono della casa che, come tale, non è risarcibile.

Nel corso del giudizio di merito è stata anche espletata una consulenza tecnica d'ufficio che però si è limitata a rilevare i segni dell'abbandono del bene e a descrivere lo stato di fatto dei locali senza tuttavia indicare in modo univoco l'intollerabilità o in ogni caso l'idoneità a determinare l'ineludibile necessità di non abitare i luoghi.


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