Il caso della diossina nei mangimi in Germania, che si propagherebbe tramite le uova e polli esportati dalle imprese tedesche nel resto d'Europa, ha fatto scattare l'allarme dei consumatori in tutto il continente. In Italia, le associazioni dei consumatori sono sul piede di guerra, chiedendo controlli serrati al governo e accusano le aziende tedesche, nonché gli organi di controllo della Germania di avere colpevolmente coperto il problema, una volta scoperto. Le stesse associazioni
denunciano una possibile iniziativa, a livello europeo, con cui potrebbero chiedere che la Germania venga incriminata per attentato alla salute pubblica europea. Al di là di questi scenari poco probabili, le associazioni chiedono comunque che tutti i prodotti coinvolti vengano individuati e bloccati, e che si intraprenda un'azione informativa, che renda il consumatore italiano più consapevole dei pericoli. Quanto al problema, il Ministro della Salute Fazio ha già assicurato, anzitutto, dello scarso impatto del problema diossina in Italia, essendo risibile la percentuale di uova, ad esempio, importate dalla Germania, nel nostro Paese; e comunque sarebbero già state adottate tutte le misure, per isolare i beni importati ed evitare che l'allarme si propaghi. Il Presidente di Federconsumatori, Rosario Trefiletti, considera assolutamente necessario, a questo punto, l'etichettatura della provenienza geografica dei prodotti, a livello europeo.

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