Il decreto sanità ha ricevuto l'approvazione del Consiglio dei Ministri. Dopo sei ore di colloqui, terminati alle 22,45, alcune fonti governative hanno lasciato trapelare la notizia secondo la quale il decreto proposto dal Ministro Balduzzi avrebbe ottenuto il via libera, seppur con qualche taglio: 16 articoli approvati a fronte dei 27 inizialmente proposti, molti dei quali criticati da politici, sindacati ed associazioni.

Come previsto, la tassa sulle bibite gassate e sui superalcolici non ha superato l'esame. Approvate, invece, le norme che regolano le prestazioni dei medici di famiglia e la vendita di tabacchi ai minori, nonché le misure di prevenzione alla ludopatia: saranno ridotti, infatti, gli spot dei giochi, e fissata a 200 metri la distanza minima dei punti vendita con giochi a premi da scuole e ospedali. Possibilità di chiusura temporanea, inoltre, per le sale da gioco, in caso di "fenomeni estesi di ludopatia".

Attraverso il decreto è stata confermata l'assistenza medica garantita 24 ore su 24, 7 giorni su 7, grazie alla sinergia tra le associazioni dei medici di base. Per quanto riguarda l'attività sportiva non agonistica, il certificato medico di idoneità resta invece obbligatorio, mentre le società sportive, sia a livello professionistico che dilettantesco, hanno l'obbligo di munirsi di defibrillatori automatici.

«Un più alto livello di tutela della salute, facendo attenzione ai costi, è un asset produttivo per il Paese», ha dichiarato il Presidente del Consiglio Mario Monti durante l'esposizione del decreto.


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