Approderà nel Cdm di domani 8 gennaio il sì definitivo ai decreti sull'alleggerimento penale

di Marina Crisafi - Dopo il sì delle commissioni parlamentari, la depenalizzazione dei reati, prevista dalle legge delega n. 67/2014, si appresta a tagliare il traguardo. Approderanno domani in Cdm, infatti, per il sì definitivo i due decreti delegati sulla depenalizzazione a "doppio binario" che vede insieme a quella amministrativa, per una serie di violazioni per le quali è prevista le pena della multa o dell'ammenda, anche la trasformazione in illecito civile di diversi reati del codice penale.

Abrogazioni e trasformazioni

Sul fronte amministrativo, sarà quindi varato ufficialmente il decreto che toglierà sia dall'elenco del codice penale che dalle leggi speciali una serie di fattispecie, per le quali già oggi, peraltro, non si dà luogo a punizioni penali nel senso classico del termine, ma alla sanzione della multa o dell'ammenda.

Rilevano, in tal senso, sia fattispecie molto datate, produttrici oggi più di arretrati nelle procure della Repubblica (come l'obbligo di denuncia di detenzione di beni confiscati dalla repubblica di Salò o il rifiuto di prestare la propria opera in occasione di tumulti e rivolte popolari) che materie come il diritto d'autore (con previsione di sanzioni amministrative accessorie per violazioni reiterate) e temi delicati come la mancata rilevanza penale delle omissioni di versamenti previdenziali e contributivi, fino alla soglia di 10mila euro (oltre resta reato).

Rimarranno comunque reati autonomi, le "ex" fattispecie per le quali esiste una versione "aggravata" che prevede una pena detentiva (sola o congiunta).

A rimanere reato, sul fronte penale, sarà anche il danneggiamento (per tutte le ipotesi aggravate dall'uso di minaccia o violenza o quando è collegato a manifestazioni), nei confronti del quale il legislatore delegato ha optato per la "conservazione" del reato, insieme all'invasione di terreni ed edifici e alla deviazione di acque e modificazione di luoghi. Tutte fattispecie che, pur caratterizzate da scarsa incidenza, a detta del legislatore, sono "in via di drammatica espansione".

Sul fronte della depenalizzazione "civilistica" rileva, tra gli altri, anche la "sparizione" di reati come il falso in scrittura privata, l'ingiuria, la sottrazione di cose comuni, l'appropriazione di cose smarrite.

Il passaggio di competenze

Mentre per la depenalizzazione amministrativa, il passaggio di competenze riguarderà (entro termini stabiliti) le autorità già coinvolte nei procedimenti amministrativi e nel caso delle ex fattispecie codicistiche i prefetti, sul fronte penale i casi di depenalizzazione andranno ad alimentare il lavoro dei giudici civili, con competenza del magistrato presso il quale la "persona offesa" (come l'ingiuriato ad esempio) dovrà rivolgersi per ottenere il risarcimento.

Le nuove sanzioni

Alle multe o ammende e alle pene, verranno sostituite sanzioni pecuniarie, amministrative nel primo caso, civili nel secondo. Tra le due comunque c'è una differenza di "peso", data la forbice più robusta sul fronte amministrativo (con massimali che partono da 10mila euro e arrivano fino a 50mila), rispetto a quello civilistico (dove le sanzioni vanno da 100 a 12mila euro). Tali ultime sanzioni, decise dal giudice nell'ambito del processo civile innescato dalla vittima dell'ex reato, sono diverse dal risarcimento del danno (che la parte richiederà per sé) e non andranno nelle tasche del danneggiato bensì nella Cassa delle ammende.

Pagamenti a rate

Il pagamento della sanzione civile comminata dal giudice a carico del responsabile dell'ex reato e a beneficio della Cassa delle ammende, potrà inoltre essere frazionato da due a otto rate (non inferiori a 50 euro), il cui mancato pagamento però (anche di una sola rata) farà perdere il beneficio.


Altri articoli che potrebbero interessarti:
In evidenza oggi: