Lo scorso 19 giugno a Roma (presso l'Auditorium dell' Amministrazione Autonoma dei Monopoli di Stato), si è svolta alla presenza del Vice Ministro dell'Economia e delle Finanze, la conferenza stampa per la presentazione dei dati statistici relativi agli studi di settore. Nella conferenza è stato precisato che gli studi di settore sono uno strumento di ausilio ai contribuenti ai fini dell'autodichiarazione dei redditi e di supporto all'Agenzia delle Entrate per predisporre le attività prioritarie di accertamento.
E' quindi stato evidenziato che il contribuente ha il dovere di dichiarare il reale reddito, ma non certo l'obbligo di adeguarsi al livello di congruità indicato nello studio a lui applicato se ritiene che tale livello non rispecchi la sua specifica realtà di impresa.
Nella conferenza è poi emerso che la condizione di non congruità non implica alcun accertamento automatico e che a tali regole devono assolutamente attenersi tutti gli uffici della Agenzia delle Entrate.
All'incontro si è quindi avuto modo di approfondire il discorso circa la prassi che si è consolidata nell'operatività degli studi di settore per cui, in sede di accertamento, l'Agenzia delle Entrate tiene conto (solo se più favorevoli al contribuente), delle evoluzioni intervenute nell'elaborazione degli studi di settore tra il momento della dichiarazione fiscale e quello del controllo.
Conseguentemente, considerato che nel triennio 2007-2009 tutti gli studi saranno soggetti a revisione, per i controlli sulle dichiarazioni del 2007 (che saranno effettuati a partire dalla fine del 2008), si applicheranno, se più favorevoli ai contribuenti, gli studi revisionati che, prima di essere approvati, saranno sottoposti alla prevista consultazione della Commissione degli Esperti a cui partecipano i rappresentanti di tutte le categorie interessate all'applicazione degli studi.
Alla conferenza è stato quindi chiarito che la soluzione adottata comprende il problema della sperimentalità in quanto dà la possibilità al contribuente (che non si sia adeguato in dichiarazione), di poter chiedere, nell'eventuale contraddittorio dell'accertamento con adesione, l'applicazione dello studio a lui più favorevole tra quello del 2006 e quello a regime. Al fine di consentire, sia ai contribuenti sia agli intermediari, una più attenta e approfondita valutazione e applicazione della nuova normativa sugli studi di settore, è stata prevista la proroga della scadenza per il versamento che, prevista per il 18 giugno 2007, è stata posticipata di 20 giorni per coloro che applicano gli studi di settore.

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