Il Ministero della Giustizia con la circolare del 13 ottobre definisce le linee guida relative al Green pass per chi lavora in Tribunale

La circolare del Ministero sulle modalità di verifica del Green pass

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Il decreto 127/2021 ha introdotto l'obbligo per i pubblici dipendenti di accedere ai luoghi di lavoro muniti della certificazione verde COVID-19 (cd. Green pass) e l'obbligo di esibirla su richiesta. Ha poi introdotto l'art. 9 sexies nel decreto n. 52/2021, prevedendo anche per i magistrati l'obbligo di accedere al posto di lavoro muniti di Green pass.

Dal 15 ottobre anche i tribunali saranno quindi tenuti a rispettare gli obblighi dettati in materia. A fornire tutte le indicazion è la circolare n. 209381 del Ministero della Giustizia del 13 ottobre 2021 (sotto allegata), avente ad oggetto le "modalità di verifica delle certificazioni verdi COVID-19 negli uffici giudiziari."

Il Green pass per il personale amministrativo

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La circolare ricorda l'obbligo del possesso e della esibizione del Green pass come condizione per accedere e svolgere la propria attività lavorativa per i seguenti soggetti:

  • dipendenti in regime di pubblico impiego contrattualizzato;
  • personale "non contrattualizzato";
  • soggetti che svolgono, a qualsiasi titolo, la propria attività lavorativa o di formazione o di volontariato presso gli uffici giudiziari e centrali dell'Amministrazione giudiziaria, anche sulla base di contratti esterni.

Ai capi degli uffici, in accordo con i dirigenti, il compito di far rispettare le regole, definire le modalità dei controlli (che possono avvenire anche a campione) e individuare i soggetti tenuti ad eseguirli.

I soggetti che fanno parte del personale amministrativo giudiziario che comunicano di essere privi della certificazione verde sono considerati assenti ingiustificati (senza retribuzione o altro compenso) fino a quando non presentano la certificazione.

Prevista poi, per coloro che accedono ai luoghi di lavoro senza certificazione, l'applicazione aggiuntiva:

  • salvo che il fatto costituisca reato, della sanzione amministrativa pecuniaria da € 600 ad € 1.500;
  • dei provvedimenti disciplinari.

Obblighi per il personale della magistratura

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L'accesso agli uffici giudiziari da parte del personale di magistratura in violazione delle disposizioni in materia di certificazioni COVID-19, costituisce illecito disciplinare, con applicazione di una sanzione non inferiore alla censura a cui si aggiunge una sanzione amministrativa di competenza del Prefetto.

Se i magistrati non possono accedere al luogo di lavoro a causa della carenza o della mancata esibizione della certificazione, sono considerati assenti ingiustificati non retribuiti, anche se con diritto alla conservazione del rapporto di lavoro.

Il responsabile del rispetto delle regole per i magistrati è Procuratore generale presso la Corte d'appello. Su delega il Dirigente amministrativo dei singoli uffici e in caso di vacanza il personale amministrativo della terza area.

Il controllo a campione sui magistrati deve essere praticato con una certa flessibilità tenendo conto della funzione e dell'assenza dell'obbligo di presenza in ufficio, fatti salvi gli impegni di udienza o quelli che richiedono la sua presenza.

I controlli non possono mettere a repentaglio e pregiudicare l'attività giudiziaria a cui sono preposti i magistrati e nei loro confronti è preferibile effettuare controlli nel pomeriggio.

Regole particolari di controllo per i magistrati onorari e per quelli collocati fuori dal ruolo organico.

Modalità di verifica e controllo a campione

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Le modalità di controllo per magistrati e personale amministrativo possono essere pressoché identiche. Per i controlli al momento dell'accesso la circolare incoraggia i vertici a individuare forme di collaborazione per rendere uniforme l'ingresso nell'intero edificio anche da parte di coloro che non fanno parte del personale.

Per eseguire i controlli verranno gradualmente previsti i seguenti sistemi:

  • un pacchetto di sviluppo per applicazioni, che sarà rilasciato dal Ministero della Salute e che permetterà di effettuare la verifica del Green pass mediante lettura del QR code;
  • per le tutte amministrazioni che utilizzano la piattaforma NoiPA una interazione con la Piattaforma nazionale-DGC per la verifica delle Certificazioni verdi COVID-1;
  • per le amministrazioni con più di 50 dipendenti e che non utilizzano la piattaforma di NoiPA, un nuovo servizio che sarà reso noto dal portale Inps e che consente la verifica asincrona del Green pass grazie all'elenco dei codici fiscali di propri dipendenti;
  • per le amministrazioni con almeno 1000 dipendenti, con sistemi informativi di gestione del personale, l'interoperabilità applicativa con la Piattaforma nazionale-DGC, previa autorizzazione e accreditamento;
  • infine il ricorso all' applicazione "VerificaC19".

I controlli dovranno essere svolti preferibilmente al momento dell'ingresso negli edifici, se però l'organizzazione non lo consente sono ammessi anche controlli a campione giornalieri nella sede di lavoro sul 20% del personale in servizio, con controllo del certificato cartaceo o digitale.

Per effettuare il controllo campione i soggetti competenti individuano gli incaricati a cui conferiscono delega formale.

Leggi anche Green pass, linee guida e decreti del governo per PA e privati

Scarica pdf Circolare ministero giustizia prot. n. 209381

Foto: 123rf.com
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