Secondo quanto rende noto il Consiglio dei Ministri, scade il 30 Aprile la regolarizzazione spontanea dei fabbricati non dichiarati mediante l'iscrizione nella banca dati catastale. Il cittadino, conformandosi, eviterebbe l'intervento dell'Agenzia delle Entrate e i relativi oneri. Il Governo fa sapere che l'Agenzia del Territorio, dal 2007, sta portando avanti una identificazione di tutti i fabbricati non iscritti nelle banche dati del catasto, ai fini del recupero fiscale. Mentre con la precedente normativa veniva stabilito che il proprietario procedeva all'accatastamento entro sette mesi dalla data di pubblicazione in Gazzetta Ufficiale dei dati sull'immobile di sua proprietà
, scaduti i quali l'Agenzia del Territorio si sostituiva al cittadino applicando i relativi oneri, con la nuova normativa, il decreto legge 78/2010 (conv. con l. 122/2010), sono stati differiti i termini per l'accatastamento. In particolare, il decreto citato ha differito la data al 31 dicembre 2010 mentre il decreto cd. "mille proroghe" (d.l. 225/2010 conv. con l. 10/2011) ha differito ulteriormente tale termine, fissandolo al 30 aprile prossimo. A questo fine, l'Agenzia
del territorio e della Presidenza del Consiglio dei Ministri - Dipartimento per l'Informazione e l'Editoria, ha ideato una campagna pubblicitaria rivolta a sensibilizzare i proprietari ad adempiere spontaneamente, risparmiando in oneri e sanzioni, fermo restando il potere, da parte dell'Agenzia, di attribuire altrimenti una rendita presunta che definisca, in modo speditivo, la base imponibile per i tributi di riferimento". Sono stati quindi realizzati vari spot, televisivo e radiofonico, in onda sulle reti RAI. Lo spot tv mostra un'animazione in cui il protagonista nota alcune case fantasma: solo dopo essersi recato al Catasto le stesse case, ormai regolarizzate, non sono più nascoste.

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