La lingua batte ove il dente duole. Cosa c'entrerà mai TERZANI con l'overruling? Si è insediato il nuovo CNF nella composizione che coprirà il torno di tempo 2010-2013 ed i temi sul tappeto sono molti: purtroppo l'Avvocatura italiana è alle prese con la delicata, terribilmente stringente questione generata dalla sentenza delle Sezioni Unite n.19246/'10 - Presidente Carbone, Estensore Salmè, PM Pivetti (concl. conf.). In un recentissimo incontro il Presidente della Corte di Cassazione, Dott. Ernesto LUPO, interlocutore il Prof. Guido ALPA, Presidente riconfermato del CNF, ha fatto esplicito riferimento al commento all'epocale pronuncia (ch'è in realtà un obiter dictum) elaborato dal Direttore del Massimario della Corte, Dott. Mario Rosario MORELLI. In una sorta d'interpretazione autentica, il Dott. Morelli circoscrive la portata degli effetti della massima, rilevando che la riduzione della metà dei termini di costituzione
dell'opponente varrebbe soltanto per i giudizi di opposizione il cui atto introduttivo sia stato notificato dopo la data di pubblicazione della sentenza stessa. Abbiamo già avuto occasione di illustrare, copyright Tribunale di Ancona e news del 17 e del 18 nov '10, che non si rivela vincolante la data di pubblicazione della pronuncia delle Sezioni Unite: si pone anzi un problema di conoscibilità della produzione giurisprudenziale. Tale ermeneutica del Dott. Morelli scaturirebbe da convergenti orientamenti delle Corti nazionali e sovranazionali, per i quali "i mutamenti di giurisprudenza nell'interpretazione di norme processuali non possano, anche per il principio di ECONOMIA processuale, sconvolgere l'assetto predisposto in considerazione del pregresso modus procedendi". Insomma, non si possono cambiare in corsa le regole del gioco. Ricordo anni fa un sontuoso intervento dell'immenso Prof. Franco CORDERO su "Repubblica" in tema di cambi in partita di regole del gioco (regole penali in quel caso). Principi sacrosanti e salutari per il funzionamento del sistema.
Purtroppo non condividiamo dal punto di vista tecnico-giuridico tale pur autorevole opinione dal momento che è proprio l'attività di interpretazione normativa ad essere per sua stessa natura RETROATTIVA. Tant'è che il Tribunale Civile di Fermo (a titolo esemplificativo il Giudice Monocratico Dott. Gabriello ERASMO, tanto per fare un esempio concreto, ottimo Magistrato che dimostra solida preparazione e padronanza dell'udienza) ha già dichiarato, in tutta legittimità, l'improcedibilità dell'opposizione ad ingiunzione non iscritta nel dimidiato termine di cinque giorni e penso che in un sistema che non è (ancora) quello dello STARE DECISIS, ogni Magistrato italiano conserva la sua totale e piena AUTONOMIA di giudizio persino quando i vertici del suo Ufficio hanno diramato i criteri ai quali attenersi.
Talché non può persuadere una tesi come quella di Morelli, autore di numerose ed istruttive decisioni, per quanto confortata da paradigmatici principi anche a livello di CEDU, che interpreti irretroattivamente quel che per antonomasia è retroattivo. Del resto, quando i nostri ricorsi per cassazione giungono alla disamina della Corte, dopo vari anni dalla loro redazione, di necessità sono un po' obsoleti e stantii o ...sanno di tappo, la Suprema Corte di Cassazione non li giudica forse in base alle norme vigenti in quel dato momento? Li giudica in base a quella ch'è la giurisprudenza del momento della statuizione! Su questo non ci piove: il decorso del tempo vale sempre a svantaggio dell'avvocato che ha allestito il ricorso per cassazione. Avrei piacere di conoscere il parere dell'Avv. Rosa MAURO del Foro di Bologna, che dimostra con i suoi interventi di ben padroneggiare la tematica; pubblico la nota inviataci qualche giorno fa a proposito della nostra proposta di organizzare per la prima volta in Italia corsi seri per l'allestimento del ricorso per cassazione: "Sottoscrivo ogni parola - sono anni che cerco di organizzare un serio corso di formazione per la preparazione alla funzione di cassazionista nessuno risponde nessuno aderisce ne ho frequentato uno anni fa organizzato da Cassaforense, ho fatto quello di un solo incontro il 22 ottobre scorso, poca cosa, insomma almeno finora avv. rosa mauro bologna". Insomma, è il nostro pane quotidiano, riuscire a predire il futuro: consiglio la lettura del libro di Tiziano TERZANI "Un indovino mi disse". Io lo tengo sul comodino e me ne leggo qualche pagina ogni notte. Comprendere il mondo asiatico presi per mano dal grande, compianto inviato di "Der Spiegel" equivale un po' anche a cercare di capire il nostro tempo.
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