L'ultima bozza del dl semplificazioni introduce diverse novità su oneri regolatori e autocertificazioni. Incentivata l'AppIo

Dl Semplificazioni: oneri regolatori e autocertificazioni

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La bozza del dl semplificazioni si evolve giorno per giorno portando maggiore chiarezza e specificità sugli obiettivi da raggiungere e sulle modalità con cui si intendono perseguire.

Uno dei settori che da sempre ha fame di semplicità è la Pubblica Amministrazione, sulla quale si vuole intervenire su più fronti: contratti pubblici, edilizia, procedimento amministrativo, cittadinanza digitale, accesso ai servizi digitali, identità digitale, conservazione dei documenti informatici e tanto altro. Iniziative tra le quali, due in particolare, destano maggiore interesse, quella sugli oneri regolatori e quella finalizzata ad incentivare il ricorso alle autocertificazioni.

Disincentivi all'introduzione di nuovi oneri regolatori

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Tra le iniziative del dl semplificazione che interessano la PA a destare particolare interesse è l'art. 13 della bozza, che vuole disincentivare l'introduzione di nuovi oneri regolatori attraverso l'introduzione, dopo il comma 1 dell'art. 8 della legge n. 180/2011 (Compensazione degli oneri regolatori, informativi e amministrativi) del comma seguente:

"Per gli atti normativi di competenza statale, il costo derivante dall'introduzione degli oneri regolatori, compresi quelli informativi e amministrativi ed esclusi quelli che costituiscono livelli minimi per l'attuazione della regolazione europea, qualora non contestualmente compensato con una riduzione stimata di oneri di pari valore, è qualificato, salva deroga espressa, come onere fiscalmente detraibile, ferma restando la necessità della previa quantificazione delle minori entrate e della individuazione di un'idonea copertura finanziaria con norma di rango primario. Per gli atti normativi di iniziativa governativa, la stima del predetto costo è inclusa nell'ambito dell'analisi di impatto della regolamentazione di cui all'articolo della legge 14 novembre 2005, n. 246."

Come emerge dalla lettura della relazione illustrativa dell'ultima bozza del dl, non è infrequente che la regolazione spesso comporti adempimenti e costi ben superiori rispetto agli interessi da perseguire. Tutto questo arresta le attività dei cittadini e delle imprese che sono così portate a vedere nello Stato un nemico. Da qui la proposta del dl semplificazioni: quando gli atti normativi introducono nuovi oneri regolatori contestualmente si deve procedere alla eliminazione di oneri dello stesso valore per consentire un saldo pari a 0 (zero). Se poi questa compensazione non è possibile allora i nuovi oneri devono qualificarsi come oneri detraibili, fatta salva l'individuazione della relativa copertura finanziaria. Regola da cui non devono sfuggire neppure atti secondari come i regolamenti.

Più autocertificazioni tramite l'AppIo

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Le semplificazioni che riguardano la PA interessano inoltre il sostegno e la diffusione dell'amministrazione digitale, al fine di accelerare la digitalizzazione del Pese.

L'esperienza del Covi19 ha fatto comprendere al Governo che nessuno può più essere escluso dall'utilizzo delle tecnologie digitali. Tante quindi le misure messe in campo in questa materia, come la sostituzione del documento d'identità con l'identità digitale, ma soprattutto, come spiegato nella relazione illustrativa dell'ultima bozza del dl: "introducendo la possibilità di formare istanze, dichiarazioni e autocertificazioni da presentare alle pubbliche amministrazioni attraverso" l'AppIo.

Autocertificazioni che sono oggetto di attenzione anche delle "Iniziative per il rilancio Italia 2020-2022", un documento redatto da un Comitato di esperti in materia economica e sociale che per semplificare la PA hanno in mente di vietare "la richiesta di documenti specifici (da parte della PA) laddove l'autocertificazione è accettabile."

Intenzione che si pone perfettamente in linea con la volontà di semplificare le procedure attraverso l'ampliamento dell'applicabilità dell'autocertificazione con due interventi mirati:

  • "Rendendo effettivo il divieto di richiedere i documenti specifici laddove l'autocertificazione è contemplata (tutti i procedimenti amministrativi previsti dalla legge 183/2011);
  • Confermando l'inasprimento delle pene per le dichiarazioni mendaci già indicate dal comma 2/a/2 dell'art 264 del DL Rilancio."

Leggi anche Atto notorio e autocertificazione


Foto: 123rf.com
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