La convocazione è fissata per il prossimo 4 giugno: troppi i professionisti esclusi dai contributi a fondo perduto

di Gabriella Lax - Stabilita la data degli Stati generali dei professionisti online. La convocazione è fissata per il prossimo 4 giugno: troppi i professionisti esclusi dai contributi a fondo perduto.

Dai commercialisti, monta la protesta

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Una protesta che parte dalla rivolta dei commercialisti dopo le parole dello scrittore Roberto Saviano che, intervistato da Fabio Fazio, ha in questi professionisti una delle strade principali attraverso cui la criminalità organizzata viene a conoscenza delle aziende o delle persone in difficoltà. Non si è fatta attendere la risposta del presidente del consiglio nazionale dei commercialisti, Massimo Miani, che ha specificato: «Frasi offensive rivolte ad una categoria tutti i giorni in campo per la legalità e al fianco di cittadini e imprese» ed ha aggiunto «Impossibile non ricordare inoltre che i commercialisti sono anche destinatari della normativa antiriciclaggio che impone loro, tra le altre cose, di segnalare alle autorità di vigilanza le operazioni sospette compiute dai loro clienti». Sono tanti i professionisti iscritti agli Ordini e Collegi professionali esclusi dai contributi a fondo perduto previsti dal decreto Rilancio

. La discriminazione è stata a gran voce denunciata, chiedendo al Governo pari dignità rispetto agli altri titolari di partita Iva che invece sono stati coinvolti dal provvedimento, disertando anche l'incontro sul tema in programma lo scorso 22 maggio presso l'Agenzia delle Entrate.

Professionisti, le ragioni della protesta

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Si tratta di 2,3 milioni di professionisti esclusi prima dai contributi a fondo perduto; di seguito impossibilitati ad ottenere il bonus da 600 a 1000 euro ad aprile e maggio per coloro che lo hanno ottenuto a marzo. È svanita ogni speranza con la pubblicazione del decreto Rilancio nella Gazzetta Ufficiale. Da qui la scelta del Comitato unitario delle professioni e la Rete delle professioni tecniche di convocare gli 'Stati generali delle professioni italiane' per il prossimo 4 giugno. In una nota congiunta, pubblicata da Cup e Rpt, vengono chiarite ragioni e modalità degli stati generali che saranno trasmessi on line su tutti i social network. Una manifestazione necessaria, secondo Cup e Rpt, «per far sentire al governo

il malessere di una componente produttiva essenziale del Paese e quindi far correggere il decreto durante il passaggio parlamentare della conversione in legge. Quelle degli studi professionali, infatti, sono state ritenute attività essenziali e in quanto tali escluse dall'elenco delle chiusure imposte per legge durante il periodo di lockdown per prevenire e arginare i contagi da Covid-19».

Professionisti, il manifesto per la ripartenza

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Il 4 giugno, dalle 10.30 alle 12.30, i presidenti degli ordini, leader di partito e giornalisti economici discuteranno sul manifesto delle Professioni per la ripartenza: un documento diviso per punti che ricorderà al Paese e soprattutto al Governo il ruolo sussidiario che già oggi esercitano le professioni e che ancora di più intendono valorizzare in un momento di incertezza come la Fase 2, dove molte attività non riescono ancora ad aprire per difficoltà di rispettare i protocolli della sicurezza sul lavoro, oppure perché non riescono ad ottenere dalla Banche i prestiti garantiti dallo Stato necessari per riavviare la produttività. In questo contesto, le professioni dell'area giuridicoeconomico-contabile-tecnica sono ogni giorno con senso di responsabilità al fianco delle imprese per evitare che queste (in assenza di liquidità) si rivolgano alla criminalità organizzata per avere risorse finanziarie.


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