Quota 100 giungerà alla sua scadenza naturale fissata per il 2021, possibile, al momento, solo un allungamento delle finestre di uscita

di Annamaria Villafrate - Resiste la fortezza costruita attorno a Quota 100, misura che, come confermato anche dalla Ministra del lavoro Catalfo "non si tocca." Quota 100 infatti ha prodotto risultati positivi, non solo perché le domande di prepensionamento sono state inferiori rispetto a quelle preventivate, con un bel risparmio di spesa, ma anche perché la disoccupazione, come previsto, è diminuita. I tecnici al lavoro non sembra vogliano cambiare Quota 100 nella sostanza, l'unica modifica di cui si sta parlando punta a rinviare di tre mesi le finestre di uscita della legge per i dipendenti privati e pubblici, che tra la maturazione del diritto e l'erogazione della pensione potrebbero dover attendere rispettivamente sei e nove mesi.

M5S: quota 100 non si tocca

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Oggi martedì 15 ottobre è il termine per inviare il Documento programmatico di bilancio a Bruxelles, ma è ancora scontro aperto su Quota 100. Italia Viva e i seguaci di Renzi vorrebbero tagliare i fondi ai pensionamenti anticipati, ma il M5S resiste stoicamente e dice no all'eliminazione della misura realizzata dal Governo Giallo Verde per garantire il ricambio generazionale e contrastare la disoccupazione. Secco il no del fautore di Quota 100, Matteo Salvini, che invita l'esecutivo a non modificare la misura, ricordano gli effetti negativi prodotti dalla Fornero durante il Governo Monti.

Quota 100: previsioni 2020

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Quota 100 insomma dovrebbe restare in piedi fino alla sua scadenza naturale fissata per la fine del 2021. A confermarlo la Ministra del Lavoro Nunzia Catalfo, considerato che, a causa delle ridotte domande di prepensionamento presentate, di fatto, nel 2019 si sarebbero risparmiati 1,5 miliardi di euro. Non solo, il primo Ministro Conte non si dice preoccupato sulla possibilità di trovare le risorse necessarie per coprire Quota 100, visto che la misura ha contribuito alla diminuzione del tasso di disoccupazione, come confermato dall'Istat.

Tre mesi in più per andare in pensione

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Al momento Quota 100 potrebbe quindi subire solo una modifica. Chi deciderà di andare in pensione anticipatamente con 62 anni di età e 38 anni di contributi dovrà aspettare tre mesi in più, rispetto alle finestre attuali.

Le finestre di tre mesi dei lavoratori privati e di sei mesi dei dipendenti pubblici, tra la maturazione del diritto e la decorrenza vera e propria, diventeranno quindi di sei mesi e di nove mesi. Un rinvio che farebbe risparmiare allo Stato oltre un miliardo e 600 milione fino all'entrata a regime della misura. I tecnici quindi non vorrebbero toccare Quota 100 nella sostanza, è loro intenzione al momento solo allungare i termini di decorrenza delle pensioni previste per chi ha compiuto 62 anni e ha 38 anni di contributi, niente di più.

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Foto: 123rf.com
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