Il ministro dell'economia Giovanni Tria ha firmato il decreto che fissa i termini per le domande di indennizzo dei risparmiatori truffati dalle banche. Codacons: "ingiustificato ritardo"

di Redazione - Il ministro dell'Economia, Giovanni Tria, ha firmato il decreto ministeriale che fissa i termini per la presentazione delle istanze di indennizzo al Fondo indennizzo risparmiatori (Fir), istituito dalla legge di bilancio 2019 con una dotazione complessiva di 1,5 miliardi di euro. Il decreto sarà ora sottoposto alla registrazione da parte della Corte dei conti, si legge in una nota del Mef.

Domande entro 180 giorni solo online

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Per consentire l'erogazione delle prestazioni del Fir, le domande devono essere inviate entro 180 giorni, decorrenti dal giorno successivo alla pubblicazione in Gazzetta ufficiale del decreto ministeriale, il terzo ed ultimo decreto attuativo relativo al Fondo per gli indennizzi ai risparmiatori che hanno subito un pregiudizio ingiusto da parte di banche e loro controllate.

Le istanze, ricorda il ministero, corredate dall'idonea documentazione, possono essere inviate esclusivamente in via telematica, utilizzando i moduli presenti sulla apposita piattaforma informatica gestita da Consap (https://fondoindennizzorisparmiatori.consap.it/).

Ristoro ai truffati, Bitonci: "promessa mantenuta"

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Soddisfazione da parte del sottosegtretario al ministero dell'economia, Massimo Bitonci, che commenta la firma del terzo decreto Fir parlando di "promessa mantenuta". del terzo parla di promessa mantenuta, dopo la firma "Gli azionisti vittime del crack delle banche popolari venete - afferma - potranno avere finalmente l'atteso ristoro. Le domande dovranno essere presentate esclusivamente in modalità telematica sul sito della Consap e gli interessati avranno 180 giorni di tempo per presentare l'istanza". Soddisfazione anche per l'ampliamento della platea "che abbiamo ottenuto - continua il sottosegretario - escludendo dalla soglia a 100mila euro del patrimonio mobiliare le polizze vita ed altri strumenti finanziari e dalla soglia di reddito a 35mila euro nell'anno 2018 le prestazioni di previdenza complementare erogate sotto forma di rendita".

Codacons: "ingiustificato e immenso ritardo"

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Niente plauso invece da parte di Codacons. "I tempi degli indennizzi sono slittati eccessivamente in avanti, rimandando di volta in volta il riconoscimento dei diritti degli investitori gabbati" afferma in una nota il presidente Carlo Rienzi commentando l'"immenso e ingiustificato ritardo" della firma del terzo decreto Fir. "Migliaia di piccoli risparmiatori truffati attendono da ben 6 anni giustizia, e la firma tardiva del decreto ministeriale porterà i rimborsi ad essere erogati tra molto tempo, non prima della primavera del 2020" rincara Rienzi.
"Per questo motivo fino a che non vedremo i soldi rientrare nelle tasche dei risparmiatori, non riteniamo la firma del Ministro una buona notizia, e attendiamo che agli atti amministrativi seguano i fatti concreti nell'interesse degli investitori danneggiati".

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Foto: 123rf.com
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