Si punta a una proroga fino al 31 dicembre 2018 in vista il decreto per dare tempo ai benzinai di mettersi in regola con la fatturazione elettronica

di Gabriella Lax - Proroga fino al 31 dicembre prossimo della scheda carburante. Si tratta di una novità che potrebbe trovare posto nel decreto Alitalia (atto Senato 297), per consentire un avvio più soft alla fatturazione elettronica dal 1° luglio 2018 con la cosiddetta fattura elettronica carburanti. E' stato Gilberto Pichetto Fratin (di Forza Italia) a pensare all'emendamento da presentare in Commissione speciale a Palazzo Madama; un emendamento che, si pensa, potrà trovare posto nel decreto legge sulla crisi della ex compagnia di bandiera.

Scheda carburanti niente addio fino a fine anno

Dopo tante invocazioni da parte delle associazioni di categoria riguardi l'uso della scheda carburante forse si arriverà alla proroga per mantenere, per tutto il 2018, un doppio regime per gli acquisiti di carburanti da parte dei soggetti passivi Iva, anche dopo il 1° luglio 2018, data prevista originariamente per l'entrata in vigore dell'obbligo della fattura elettronica

carburante e dell'abolizione della scheda. Per cui pagamenti tracciati e scheda carburante fino al 31 dicembre 2018 visto che dal 1° gennaio 2019, scatta l'obbligo della fatturazione elettronica tra i privati. Un regime che che ha messo in risalto le difficoltà per molti gestori di dover ricorrere contemporaneamente all'utilizzo e alla gestione di strumenti differenti come la fattura elettronica per benzina e gasolio da autotrazione, la fattura analogica per benzina e gasolio destinata ad altri utilizzi e la scheda carburanti per altri tipi di rifornimenti.

Come funziona la scheda carburante

La scheda carburante si può comprare da tabaccai, negozi di cancelleria o dai benzinai. Ad acquistarla soggetti passivi Iva ossia i titolari di partita Iva, dunque imprese, liberi professionisti, società, ditte individuali rappresentati di commercio purché il rifornimento di carburante per autotrazione sia nell'esercizio di impresa, arte o professione.

La scheda dà la possibilità di detrazione e deduzione dei costi, solo se riporta dati anagrafici di chi effettua l'acquisto di carburante; numero di partita Iva di chi effettua l'acquisto; data di acquisto del carburante; marca, modello e targa del veicolo; dati anagrafici e partita Iva del cessionario; quantità e prezzo del carburante acquistato; firma e timbro aziendale del venditore; e numero dei Km percorsi dal mezzo.

La prevista abolizione della scheda carburante 2018

E' stata la legge di bilancio 2018 a stabilire importanti novità dal primo luglio 2018, tra le quali l'abolizione della scheda carburanti in quanto dalla suddetta data, l'acquisto di carburanti deve avvenire solo tramite mezzi tracciabili. Per la detrazione Iva e deduzione dei costi da parte dei titolari di partita Iva, l'acquisto di carburanti e lubrificanti per aeromobili, natanti da diporto e veicoli stradali a motore, deve avvenire dal 1° luglio 2018, esclusivamente con carte di credito, di debito o prepagate e anche in altre forme, purché non in contanti. Saranno possibili anche bonifici bancari e postali, assegni, le carte carburante emesse dalle compagnie petrolifere a seguito della stipula di appositi contratti cd. netting con i soggetti passivi Iva.

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