Attenzione a dare del 'raccomandato'. D'ora in poi, infatti, rivolgersi a qualcuno con l'epiteto tipico di chi ha ricevuto una spintarella costera' una multa per il reato di ingiuria. L'avvertimento arriva dalla Corte di Cassazione che ha reso defintiva la condanna a 680 euro di multa (comprensiva di500 euro per i danni morali) inflitta ad un commerciante di Peschici, 'reo' di aver dato del 'raccomandato' ad un vigile che era intervenuto nel suo negozio per ricomporre una lite con un cliente. Per la Suprema Corte, dare a qualcuno del 'raccomandato' e' reato. L'espressione, infatti, va classificata tra le 'ingiurie' perche' e' come dire che la persona e' affidata 'alla protezione di qualcuno nell'assunzione dell'incarico' che riveste. Dunque ha valore di 'offesa'. Il caso analizzato dalla Quinta sezione penale, sentenza
37455, riguarda un commerciante 35enne di Peschici, Nicola O., che era stato rimproverato dal vice comandante dei vigili, Giuseppe F., 'per essersi rifiutato di cambiare ad un cliente del proprio esercizio una banconota da 20 euro per un acquisto minimo'. L'intervento del vigile, dunque, era stato finalizzato a ricomporre la lite, ma di tutta risposta Nicola O. si era rivolto al pizzardone dicendogli 'raccomandato, raccomandato, te la insegno io la legge, vai a scuola'. Immediata la denuncia del vigile che si era sentito offeso da quel 'raccomandato' rivoltogli dal negoziante.

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