Approvato il disegno di legge che inasprisce le sanzioni per chi altera l'esito delle competizioni sportive

di Marina Crisafi - Sanzioni più pesanti per chi altera gli eventi sportivi soprattutto dal punto di vista patrimoniale. E' questo l'obiettivo del disegno di legge approvato il 4 settembre scorso dal Governo per porre un freno alle sempre più numerose frodi che infangano lo sport italiano (vedi Calcioscommesse, ecc.).

Il ddl, contenente "misure volte a rafforzare il sistema sanzionatorio relativo ai reati finalizzati ad alterare l'esito di competizioni sportive", punta, infatti, a "completare" gli interventi di contrasto al c.d. match fixing (cioè alle frodi collegate alle scommesse sulle gare) inasprendo le conseguenze patrimoniali per chi è responsabile dell'alterazione.

Sequestro e confisca, anche per equivalente, dei beni "che costituiscono prodotto, profitto e prezzo del reato" saranno sempre previsti, "anche se tali beni siano formalmente intestati a terze persone".


I reati di match fixing e di esercizio abusivo di giochi e scommesse rientrano, dunque, nel novero delle fattispecie che danno luogo alla responsabilità penale della persona giuridica, "un'estensione che - si legge nel comunicato del Governo - soprattutto nel settore del calcio professionistico avrà certamente effetti dissuasivi sugli attori dell'eventuale illecito".

Delle frodi commesse dai dirigenti di una società nell'interesse della stessa risponderà, infatti, il patrimonio sociale.


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