La commercializzazione nel nostro paese di aceto venduto in confezioni di plastica non convince il Codacons, il quale ha presentato una istanza al Ministero della Salute e al Ministero delle Politiche Agricole al fine di conoscere se i due Ministeri ne abbiano autorizzato la vendita e quali garanzie sono offerte in merito ai consumatori.

Il Codacons ha ricordato nell'istanza le numerose segnalazioni pervenute da consumatori impauriti riguardo alla messa in commercio di aceto in bottiglie di plastica, consumatori probabilmente memori della famosa vicenda relativa alla pericolosità dei biberon in plastica.

La situazione dell'aceto sarebbe ancora peggiore, poiché avendo lo stesso un PH elevato, rimanendo a contatto con il PET potrebbe sviluppare tossicità dannose alla salute degli esseri umani, considerando anche il fatto che l'aceto viene consumato nell'arco di un lungo periodo di tempo e la sua confezione viene quindi spesso esposta alla luce del sole o al calore della cucina:"il dubbio, quindi, è che la bottiglia di plastica possa causare, in sinergia con l'aceto, danni alla salute a seguito del contatto aceto-plastica-ossigeno", ha dichiarato il Codacons.

L'associazione, a termine del comunicato stampa, ha inoltre ricordato il D.P.R. N. 162 del 12.02.1962 che all'art 28 sostiene che "I mosti, i vini, i vini speciali e gli aceti devono essere posti in commercio per il consumo diretto in recipienti di vetro, di terraglia, di ceramica, di porcellana, di legno o altro materiale riconosciuto idoneo con decreto del Ministro per l'agricoltura e le foreste, di concerto con quello per la Sanità".


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