Si era ventilato il ritiro della patente ad ottanta - ottantacinque anni: nulla di più sbagliato perché la Commissione Medica deve valutare caso per caso chi ha valentia psico-fisica per proseguire la propria carriera di guidatore. La patente di guida è fondamentale per assicurare all'anziano anche quei brevi tragitti per spostarsi in modo da garantirgli quella fondamentale AUTOSUFFICIENZA. Quindi, la patente sino a cinquant'anni va rinnovata ogni dieci anni, dopo ogni cinque anni sino al 70esimo anno d'età quando scatta il triennio per terminare con gli ottant'anni, epoca in cui i controlli si infittiscono: visita medica ogni due anni. Nella pratica, non sarà più sufficiente la visita medica, ma vi saranno accertamenti più approfonditi sulla permanenza dei requisiti atti a guidare. Sono allo studio DIVIETI VARIABILI del tipo: si può guidare soltanto di giorno, soltanto per tratti regionali, nel comune di residenza, non in autostrada. Ma va affermato il principio netto: contano le condizioni fisiche e psichiche con le quali l'anziano si presenta a visita.
Scrivi all'Avv. Paolo Storani
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Civilista e penalista, dedito in particolare
alla materia della responsabilità civile
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