Lo Stato Italiano non può delibare una
sentenza ecclesiastica che ha dichiarato la nullità del
matrimonio per il solo fatto che in passato si è fatto un brindisi simbolico in favore della
legge sul divorzio. Secondo la
Sacra Rota l'aver fatto cin cin avrebbe dimostrato di essere di idee divorziste con esclusione del 'bonum sacramenti'. Fatto che per la Chiesa determina la nullità delle nozze. Nel caso esaminato dalla Corte (sentenza 10657/2010) un sessantenne romano che aveva ottenuto l'annullamento dalla
Sacra Rota, ha chiesto la delibazione da parte dello Stato Italiano evidenziando che anche sua moglie era a conoscenza del fatto che lui non considerava il
matrimonio indissolubile e che avrebbe voluto solo un
matrimonio civile. Non solo, a quanto pare anche la donna era delle stesse idee tanto che aveva preso parte nel 1974, dopo aver saputo l'esito del
referendum favorevole al
divorzio, ad un brindisi simbolico. Tutto questo era bastato perchè la Chiesa dichiarasse nulle le nozze ma gli ermellini hanno ora chiarito che alzare i calici in favore del
divorzio non significa di certo farlo pensando all'esito del proprio
matrimonio. Niente delibazione dunque.
Un no che era già arrivato dalla Corte d'Appello di Roma nel gennaio del 2005. L'uomo aveva insistito molto su quel brindisi ed aveva messo in evidenza anche le testimonianze degli amici secondo i quali egli ''avrebbe preferito sposarsi civilmente ma accetto' il
matrimonio religioso data la mentalita' di [...] e dei suoi genitori''.