Per la legge d'ora in avanti si chiamerà Gregorio ma i genitori non si arrendono neppure difronte alla sentenza della Cassazione che ha oggi convalidato la rettifica del nome. Per mamma e papà il piccolo "restera' Venerdi' e basta". La madre del bimbo il cui nome e' finito in tribunale su segnalazione dell'anagrafe e' su tutte le furie e in un intervista all'AdnKronos afferma: "Per me e' solo una questione di principio non trovo giusto che sia un giudice a decidere come devo chiamare mio figlio. E poi il 'ridicolo' e' una questione soggettiva. Figuriamoci che il bimbo a gennaio e' stato battezzato in Chiesa e nemmeno il sacerdote ha avuto nulla da ridire. Vorra' dire che se avremo un altro bambino lo chiameremo mercoledi'". E così per la legge il piccolo dovrà chiamarsi Gregorio ma, insiste la mamma, "per chi gli vuole bene sara' solo Venerdi', giudice o non giudice". La donna è molto determinata e nella sua intervista ha anche confidato che i nonni inizialmente non erano d'accordo sulla scelta del nome "Ma poi se ne sono fatti una ragione e hanno capito che e' una questione di liberta'. Ora pure loro lo chiamano Venerdi'. Ora l'ho iscritto all'asilo e persino la maestra mi ha detto: 'Che nome originale.. Lo distinguera' dagli altri'. Ma non mi ha certo detto che e' ridicolo e vergognoso, come sostenuto dal Tribunale". Quel nome, chiarisce la mamma, "puo' anche esserci venuto in mente pescando dalla letteratura.
Ma ci piaceva soprattutto l'originalita' di quel nome. E poi pensiamo ai tanti vip che hanno chiamato i loro figli con i nomi piu' disparati. In Tribunale ho perso, non volevo diventare un caso volevo solo che i giudici analizzassero la scelta di liberta' in maniera piu' approfondita e la rispettassero. Il prossimo sara' certamente Mercoledi'". La donna si augura solo di poter avere a che fare con un ufficiale anagrafico "piu' tollerante".

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