L'importanza dell'uscita dalla procedura d'infrazione
La procedura d'infrazione opera come un enhanced monitoring mechanism, finalizzato a ridurre il systemic risk connesso a squilibri di finanza pubblica e a preservare la stability dell'Unione economica e monetaria. La sua permanenza determina un downgrade reputazionale del Paese, con impatti diretti su country risk, cost of funding e investor confidence.
Alla luce del renewed EU economic governance framework, la manovra deve essere costruita secondo un approccio risk-based, fondato su policy coherence, credibility delle coperture finanziarie e implementability delle misure previste. Il rispetto dei parametri europei non si esaurisce in un formale rule compliance, ma richiede una sostanziale effectiveness verification, basata su KPI di finanza pubblica e continuous monitoring.
In chiave compliance, la manovra può essere letta come un integrated control system: definizione degli obiettivi, risk assessment ex ante, mitigazione dei rischi fiscali e accountability istituzionale ex post. Tale impostazione risulta pienamente coerente con le logiche dei compliance programmes e dei modelli di controllo interno già affermati in ambito corporate e public governance.
L'uscita dalla procedura d'infrazione costituisce, pertanto, non un mero box-ticking exercise, ma l'esito di una strategy di compliance sostanziale, idonea a rafforzare trust, predictability e credibility dello Stato membro nel contesto europeo e nei confronti degli stakeholder istituzionali e di mercato.
Dott. Alessandro Pagliuca
Avvocato abilitato all'esercizio della professione forense
Data Protection Officer (DPO) e Compliance Specialist








