La detenzione di un'arma da fuoco è illegale anche quando l'arma è guasta, purché sia riparabile

La Corte di Cassazione, con la sentenza n. 1020 del 10 gennaio 2025 (sotto allegata), ha stabilito che la detenzione di un'arma da fuoco è illegale anche quando l'arma è guasta, purché sia riparabile.

Il caso esaminato

Un uomo è stato condannato a due anni e sei mesi di reclusione per aver detenuto un'arma comune da sparo ottenuta modificando le canne e il caricatore di uno strumento di segnalazione acustica, insieme a quattro cartucce. L'imputato ha contestato la condanna, sostenendo che l'arma fosse inefficiente e, pertanto, non idonea a offendere.

La decisione della Cassazione

La Suprema Corte ha respinto il ricorso, affermando che un'arma, pur essendo guasta o priva di componenti essenziali, mantiene la sua qualifica se può essere ripristinata nella sua funzione originaria mediante pezzi di ricambio o altri interventi. Pertanto, la detenzione di un'arma riparabile, anche se temporaneamente inefficiente, costituisce reato.

Implicazioni legali

Secondo l'articolo 2 della legge n. 110/1975, la detenzione di armi da fuoco senza la necessaria denuncia all'Autorità di Pubblica Sicurezza è punibile. La Cassazione ha chiarito che un'arma guasta non dichiarata è considerata illegale se può essere riparata e resa funzionante. Solo le armi assolutamente inidonee all'impiego, ossia non riparabili, possono essere detenute senza obbligo di denuncia.

Scarica pdf Cass. n. 1020/2025

Foto: 123rf.com
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