La Cassazione chiarisce che il profitto può essere anche di natura non patrimoniale


Le Sezioni Unite dalla Corte di Cassazione, con la sentenza n. 41570 depositata il 12 ottobre 2023 (sotto allegata), hanno chiarito che "il fine di profitto" che caratterizza il dolo specifico del reato di furto può anche essere di natura non patrimoniale.


Tale fine dunque non va interpretato come riferibile esclusivamente a un guadagno materiale o finanziario e può essere ritenuto colpevole di furto anche chi ha finalità che riguardano altri tipi di vantaggi non patrimoniali.


La questione era stata rimessa alle Sezioni Unite per decidere se il fine di profitto del furto dovesse essere inteso esclusivamente come finalità dell'agente di incrementare la propria sfera patrimoniale, o se potesse anche consistere nella volontà di trarre un'utilità non patrimoniale dal bene sottratto.


Scarica pdf Cass. SS.UU. n. 41570/2023

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