Il provvedimento dell'Ufficio di Motorizzazione Civile che impone la revisione della patente, conseguente alla decurtazione di tutti i punti per effetto di sanzioni amministrative, deve contenere l'elenco analitico dei verbali

Revisione patente e necessità di indicazione verbali

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Una recente sentenza del Giudice di Pace di Frosinone (n. 1000/2021 sotto allegata), ha chiarito che il provvedimento con cui l'Ufficio della Motorizzazione Civile impone al destinatario l'obbligo di revisione della patente, conseguente alla decurtazione di tutti i punti per effetto di sanzioni amministrative, deve contenere l'elenco analitico dei verbali di accertamento che hanno progressivamente comportato tale decurtazione.

Con tale pronuncia, il giudice ha dichiarato illegittimo il provvedimento della MCTC, accogliendo il ricorso del ricorrente assistito dall'avv. Dario Simonelli e annullando l'atto.

Patente a punti, decurtazione e revisione

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La vicenda riguarda, come è evidente, il caso di un automobilista che è stato destinatario di diversi verbali di accertamento relativi ad altrettante violazioni del codice della strada.

Come noto, per talune violazioni è prevista, oltre alla sanzione pecuniaria, anche la decurtazione di punti dalla patente.

Il regolamento della patente a punti prevede che una volta decurtati tutti i punti (che all'inizio sono 20 e che possono essere anche incrementati, se si trascorre un biennio senza commettere infrazioni), per l'automobilista sia necessario ottenere la revisione della patente presso i competenti uffici della Motorizzazione.

Diversamente, allo stesso sarà vietata la possibilità di circolare alla guida di un veicolo.

MCTC deve indicare i verbali per la revisione patente

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Proprio su quest'ultimo punto, la sentenza in esame ha evidenziato l'importanza della possibilità di circolare alla guida di un veicolo al giorno d'oggi.

Secondo il giudice, infatti, gli spostamenti a bordo della propria automobile hanno ormai assunto un carattere "quasi normale", nel senso che la circolazione sul territorio da parte di un individuo avviene quotidianamente soprattutto grazie a tale mezzo di trasporto.

Di conseguenza, la possibilità di guidare un veicolo assume rilevanza anche in relazione al generale diritto di circolazione, che come noto è un diritto costituzionalmente garantito.

Pertanto, osserva il giudice, "la revisione della patente di guida di un cittadino è un atto comportante una grave lesione del diritto costituzionalmente garantito alla circolazione".

Di conseguenza, prosegue la sentenza, "la gravità del provvedimento di revisione della patente, inibendo per alcuni anni l'uso dei veicoli da parte del soggetto colpito dal provvedimento, impone l'assoluta necessità di osservare le garanzie minime di certezza della legittimità del provvedimento limitativo".

Nel caso specifico, non essendosi costituito l'ente pubblico e non risultando, quindi, analiticamente indicati tutti gli atti definitivi con le relative sanzioni di decurtazione dei punti della patente, il provvedimento della Motorizzazione civile è stato considerato illegittimo e pertanto annullato.

Si ringrazia il perito tecnico investigativo Giorgio Marcon per la cortese segnalazione

Scarica pdf sentenza 1000/2021 Giudice di pace di Frosinone

Foto: 123rf.com
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