Il caso del trasgressore privo del titolo di viaggio e con documento di identità rubato

La sottrazione del documento di identità

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Accade non di rado che, per distrazione o perché vittime di azioni premeditate, ci vengano sottratti portafoglio e documenti di identità. Correttamente si ritiene che sia sufficiente, per ovviare al problema, presentarsi in un qualsiasi Comando di Polizia o dei Carabinieri e sporgere apposita denuncia di furto con buona pace del documento, in questo caso, e successiva presentazione della rinnovata richiesta all'Ufficio Anagrafe per il rilascio di nuova copia.

Eppure, con altrettanta frequenza accade che quegli stessi documenti di identità, sottratti e finiti nelle mani sbagliate, diventino un vero e proprio calvario per lo sfortunato di turno in forza dell'illecito utilizzo al quale viene deputato intenzionalmente e volontariamente quel documento di identità. Uno degli esempi classici, oramai consolidatisi nel tempo per frequenza e recidività, è rappresentato dal furto di documenti e dal loro utilizzo nel caso di accertamento sul possesso del titolo di viaggio da parte di un controllore e ciò conseguentemente all'utilizzo dei mezzi di trasporto pubblico in generale: autobus e treni.

Il malcapitato di turno, pertanto, si vedrà notificare presso il proprio indirizzo di residenza, così come risultante dal documento esibito dall'illegittimo possessore, l'avviso di mancato pagamento della contravvenzione irrogata dal controllore in forza della mancata presentazione e, evidentemente, del mancato acquisto del relativo titolo di viaggio, ulteriormente maggiorata in ragione del decorso del termine indicato sulla multa stessa, per il suo adempimento, al momento della consegna al trasgressore.

Questi, del resto, non avvertendo nessun obbligo, nè manifestando un presunto interesse o preoccupazione in punto ad una immediata risoluzione dell'illecito commesso, se ne sarà liberato semplicemente gettandola via.

Esibizione illegittima del documento sottratto e pregiudizio per il titolare

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L'atteggiamento del soggetto che ha sottratto il documento di identità potrà, con un alto grado di presunzione, ripetersi in diverse occasioni e differenti circostanze, tali per cui il titolare di quei dati anagrafici potrebbe incappare anche in una vera e propria odissea giudiziaria fatta di intimazioni ed ingiunzioni di pagamento, con la previsione ultima e maggiormente inficiante rappresentata da una potenziale azione esecutiva nei propri confronti.

Tale assunto ben potrebbe concretizzarsi, in ragione della difficoltà con la quale una denuncia di furto connessa alla identità di un soggetto (con particolare richiamo al documento di identità), resa agli organi di polizia competenti, verrebbe messa a conoscenza e nella immediata applicazione da parte di un numero rilevante di incaricati deputati al controllo sui mezzi pubblici, e ciò per la semplice ma concreta motivazione afferente alla impossibilità di prevedere la tratta e, dunque, la collocazione geografica del reale trasgressore.

Come attivarsi per evitare conseguenze

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Pertanto, al fine di regolarizzare la propria posizione e necessariamente evitare la costante notifica sia di multe irrogate e non pagate e, dunque, sia delle eventuali intimazioni ed ingiunzioni di pagamento, con attivazione successiva di una specifica azione esecutiva con aggravio di costi e concretizzazione di considerevoli pregiudizi, risulterà imprescindibile procedere secondo uno schema ben inquadrato. Inizialmente si renderà opportuno, ed è pacifico, predisporre la denuncia specifica presso l'Autorità competente (Polizia, Carabinieri) e successivamente, quale immediato e indispensabile passo ulteriore da porre in essere, attivare un canale diretto con la società deputata alla fornitura del servizio di trasporto pubblico così da intrattenere una doverosa comunicazione telefonica per reperire ufficio e Pec di riferimento. I suddetti dati risulteranno preliminari alla redazione e trasmissione di una lettera ufficiale, eventualmente anche con l'assistenza di un legale nominato mediante il conferimento di incarico, contenente l'indicazione del furto della carta di identità/patente, il riferimento alla denuncia debitamente presentata e la richiesta di segnalazione interna ai controllori incaricati dalla intestata società di trasporti. Il passaggio potrà avere una portata e una valenza maggiore, operando cautelativamente ed in maniera preventiva ad ampio raggio, anche attraverso l'inoltro della medesima comunicazione a più società di trasporti interessate sul territorio nazionale.

Riuscire ad affrontare situazioni intricate e presumibilmente irrisolvibili in grado di protrarsi nel tempo, esattamente come quella appena descritta, impone una necessaria dose di costanza, fiducia e, per quanto impensabile, di prioritaria calma. Tali eventi di possibile realizzazione nel contesto sociale quotidianamente vissuto espongono chiunque ad un rischio assolutamente mai calcolato o lontanamente calcolabile. Tuttavia, la conoscenza basilare e preliminare dell'accaduto e la contestuale predeterminazione dei passaggi da compiere sono in grado di concretizzare la possibilità che gli eventi, per come consumatisi, possano essere ridimensionati prevedendosi una ben definita azione tutelante e garantista da intraprendere immediatamente, così da ridurre i tempi di azione e superare con buon esito la vicenda.

Stefano Raffaele Collazzo

Studio Legale Vitulo

3892762614


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