È stato pubblicato in Gazzetta ufficiale il Dpr 29 ottobre 2021, regolamento sul funzionamento degli uffici dell'avvocatura dello Stato

Avvocatura dello Stato, criteri di organizzazione

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È stato pubblicato in Gazzetta ufficiale del 17 dicembre 2021 n. 299, il Dpr 29 ottobre 2021, n. 214 dal titolo "Regolamento recante norme per l'organizzazione e il funzionamento degli uffici dell'Avvocatura dello Stato

" (in allegato). Come chiarisce il provvedimento, l'Avvocatura dello Stato è ordinata secondo i seguenti criteri: articolazione degli uffici per funzioni omogenee; collegamento e coordinamento delle attività degli uffici, nel rispetto del principio di collaborazione, anche attraverso la comunicazione interna ed esterna e l'interconnessione mediante sistemi informatici e statistici pubblici; trasparenza, attraverso apposita struttura per l'informazione ai cittadini e alle amministrazioni, e, per ciascun procedimento, attribuzione ad un unico ufficio della responsabilità complessiva dello stesso; infine, armonizzazione degli orari di servizio e di apertura degli uffici con le esigenze di funzionamento degli uffici giurisdizionali e con gli orari delle amministrazioni pubbliche dei Paesi e delle Istituzioni dell'Unione europea. Vediamo le principali caratteristiche. In particolare, toccherà al Segretario generale, adottare ogni anno le direttive da seguire per l'azione amministrativa e per la gestione. E sarà anche titolare dell'informazione e della comunicazione istituzionale, che cura avvalendosi dell'Ufficio stampa. Per lo svolgimento delle sue funzioni, può avvalersi della collaborazione di avvocati e procuratori dello Stato, fiduciariamente scelti.

Avvocatura dello Stato, attribuzioni dei dirigenti

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Quai saranno le attribuzioni dei dirigenti? L'articolo 7 chiarisce che i dirigenti esercitano i compiti e assumono le responsabilità previsti dal decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165. In particolare: formulano proposte ed esprimono pareri al Segretario generale e, in sede locale, all'Avvocato distrettuale; curano l'attuazione dei progetti e delle gestioni ad essi assegnati dal Segretario generale, adottando i relativi atti e provvedimenti amministrativi ed esercitando i poteri di spesa e di acquisizione delle entrate delegati dal Segretario generale, nell'ambito delle sue direttive e, in sede locale, di quelle dell'Avvocato distrettuale; svolgono tutti gli altri compiti ad essi delegati dal Segretario generale; dirigono, coordinano e controllano l'attività degli uffici ad essi affidati e dei responsabili dei procedimenti amministrativi, anche esercitando poteri sostitutivi in caso di inerzia ai sensi dell'articolo 17, comma 1, lett. d), del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165; provvedono alla gestione del personale e delle risorse finanziarie e strumentali assegnati agli uffici ad essi affidati; effettuano la valutazione del personale assegnato agli uffici ad essi affidati, nel rispetto del principio del merito, ai fini della progressione economica e tra le aree, nonchè della corresponsione di indennità e premi incentivanti; forniscono le risposte ai rilievi degli organi di controllo sugli atti di propria competenza. Essi sono responsabili del risultato dell'attività svolta dagli uffici ai quali sono preposti, dell'attuazione delle direttive ad essi impartite dal Segretario generale e, in sede locale, dall'Avvocato distrettuale, della gestione del personale e delle risorse finanziarie e strumentali ad essi assegnate. Entro il 31 marzo di ogni anno presentano al Segretario generale e, in sede locale, anche all'Avvocato distrettuale, una relazione complessiva sull'attività svolta nell'anno precedente.

Avvocatura dello Stato, responsabile per la transizione digitale

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L'Avvocato generale, sentito il Segretario generale, nomina il responsabile per la transizione digitale tra gli avvocati dello Stato dotati di specifiche competenze ed esperienze professionali. L'incarico dura al massimo cinque anni ed è rinnovabile non più di una volta. Toccherà a questa figura curare i rapporti con le autorità e le amministrazioni che hanno competenze in ambito informatico, anche con riferimento ai processi giurisdizionali telematici, e definisce la strategia per l'assolvimento dei compiti di cui al decreto legislativo 7 marzo 2005, n. 82, secondo le direttive dell'Avvocato generale, nell'ottica della transizione verso modalità operative digitali, in conformità alle linee di indirizzo per l'informatica nella pubblica amministrazione e, in generale, alle vigenti disposizioni in materia di informatizzazione della pubblica amministrazione. Viene infine istituito il "Servizio studi e formazione professionale" per consentire all'Avvocatura dello Stato di dotarsi di una struttura che monitori l'evoluzione normativa e giurisprudenziale e fornisca agli avvocati e procuratori dello Stato gli strumenti necessari a svolgere l'attività professionale.

Scarica pdf Dpr n. 214/2021

Foto: 123rf.com
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