Dopo l'ultima tragedia in mare il presidente del Parlamento europeo tuona contro il fallimento delle politiche sull'immigrazione nazionali

Migranti ancora stragi

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Non si è riusciti ad evitare l'ennesima strage di migranti nel mar Mediterraneo, avvenuta a nord est di Tripoli. Alarm Phone da 48 ore aveva diramato una richiesta di soccorso alle autorità libiche, dopo la segnalazione di un pescatore locale sulla presenza di un gommone in difficoltà. Ma nessuno è intervenuto. Tra le autorità avvisate anche con il 'Maritime Rescue Coordination Centre' (Mrcc) italiano. Inoltre l'area era sorvolata anche da un aereo di Frontex. Da qui la pesante accusa di Alarm phone nei confronti dell'Ue. Accuse alla quali risponde il presidente del Parlamento Europeo David Sassoli.

Migranti, mandato di accoglienza obbligatorio

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Sassoli sottolinea in primis la necessità di organizzare un'accoglienza obbligatoria. Nel suo intervento si sofferma sulla vicenda dei migranti morti «dolorosa, terribile e ferisce la nostra umanità». Da qui la necessità di non perdere ancora tempo e mettere così a rischio le vite umane. «I governi nazionali diano poteri e mandato all'Unione europea per intervenire, salvare vite, realizzare corridoi umanitari e organizzare un'accoglienza obbligatoria.

Migranti, Sassoli sul fallimento delle politiche degli Stati

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Conclude poi il presidente «È necessario perché è oramai chiaro che le politiche nazionali non sono in grado di gestire con umanità ed efficacia i movimenti di migranti e richiedenti asilo. È su queste omissioni che si misurano le responsabilità delle morti in mare. Sulle dinamiche di questa ennesima strage, il Parlamento europeo vuole che sia fatta subito chiarezza e accertate eventuali colpe».


Foto: 123rf.com
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