Controlli sulle micro transazioni con cui i furbetti sfruttano il bonus per raggiungere il numero minimo di operazioni per richiedere il rimborso

Cashback, tante transazioni di pochi centesimi

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Pagamenti effettuati con le carte anche per pochi spiccioli, pagamenti reiterati nello stesso esercizio e nello stesso giorno: l'obiettivo è arrivare alle transazioni necessarie per il rimborso del cashback semestrale. Dopo una serie di casi ai limiti della scorrettezza del bonus bancomat il Fisco ha avviato opportune verifiche anti frode. Nel caso concreto venivano effettuate tante transazioni di pochi centesimi presso il medesimo esercente, al fine di aumentare il numero di operazioni. Si punta a scalare la classifica del super cashback, il premio ai primi 100mila pagatori elettronici, da 1.500 euro previsto dal piano cashless. Pe ottenere la restituzione del 10% di quanto speso con pagamenti elettronici è necessario compiere almeno 50 operazioni a semestre. Per chi effettua, invece, tra 100 mila in Italia il maggior numero di transazioni semestrali, è stato previsto il super cashback, un rimborso aggiuntivo di 1.500 euro. Da qui l'idea di aggirare l'obbligo del compimento delle 50 operazioni nell'arco del semestre, sia il limite massimo per spesa per ogni singola operazione (150 euro), suddividendo la stessa transazione in più parti.

La denuncia dei benzinai

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Le rimostranze al ministero dell'Economia sono arrivate in primis da Bruno Bearzi, presidente Figisc di Confcommercio (il sindacato dei gestori impianti stradali di carburanti) che evidenzia «Abbiamo inviato le segnalazioni delle anomalie verificate da circa una settimana e abbiamo preso contatto con chi si occupa della vicenda. Ci aspettiamo nei prossimi giorni delle azioni coerenti, considerato che il nostro settore è a bassa marginalità e anche l'aumento del consumo della carta delle ricevute incide».

Leggendo la normativa, l'unica chiarezza è che il diritto alla partecipazione al concorso si ottiene effettuando una «transazione» presso un esercente convenzionato, regolando finanziariamente la stessa attraverso una carta elettronica preventivamente registrata tramite l'App IO. In realtà, al momento è del tutto legale riconoscere e acquisire nell'App IO più transazioni effettuate nello stesso giorno presso lo stesso esercente. Perché ad esempio ci si è dimenticati di fare un acquisto e si ritorna nello stesso negozio. A tal proposito è stato anche segnalato che con più operazioni effettuati nella stessa giornata presso il medesimo esercente, l'App IO ha acquisito e conteggiato ai fini del Cashback soltanto l'ultima transazione effettuata.

Frasson: «Serve un correttivo»

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Preoccupazione espressa a tal proposito dalla presidente di Figisc-Confcommercio Mantova Franca Frasson che chiede «una misura correttiva che impedisca questo tipo di comportamenti che snaturano la finalità dello strumento a danno di chi opera correttamente. Nell'interesse generale dei consumatori chiederemo una modifica del regolamento per garantire l'equità dello strumento. Ricordiamo che il condivisibile obbiettivo del cashback e del super cashback deve rimanere quello di incentivare l'uso della moneta elettronica e non certo quello di avviare competizioni che nulla hanno a che fare con gli scopi dell'iniziativa, e, per quanto riguarda nello specifico la nostra categoria, è inammissibile dover sopportare ulteriori costi in una situazione di grave sofferenza del settore». Cosa succederà non si sa ma sicuramente, attraverso appropriate indagini, toccherà al Fisco fare chiarezza ed, eventualmente, apportare correttivi.


Foto: 123rf.com
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