Il codice di deontologia medica dedica molte disposizioni ai rapporti tra i medici e le persone assistite, dettando diversi principi di carattere generale

Relazioni tra medico e paziente

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Innanzitutto, con riferimento alla relazione tra medico e paziente, il codice di deontologia sancisce che alla sua base vi sono la libertà di scelta e l'individuazione e la condivisione delle rispettive autonomie e responsabilità.

Tra le parti vi deve essere reciproca fiducia e mutuo rispetto.

Rottura del rapporto di fiducia

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Se il medico ritiene che il rapporto di fiducia con il proprio paziente si sia rotto, può risolvere la relazione di cura, premurandosi di dare all'assistito un tempestivo e idoneo avviso e di continuare la sua opera sino a che un collega non lo sostituirà.

Continuità delle cure

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Il medico deve assicurare la propria sostituzione non solo se viene meno il rapporto di fiducia che lo lega al paziente, ma anche in caso di indisponibilità o di impedimento a garantire la continuità delle cure.

Libertà di scelta del medico

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In ogni caso, tutte le persone hanno diritto di scegliere il medico e il luogo di cura in maniera totalmente libera e qualsiasi accordo tra medici teso a influenzare tale scelta è espressamente vietato dal codice deontologico, che comunque consente ai sanitari di indicare consulenti o luoghi di cura idonei al caso.

Impegno e competenza del medico

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Il medico deve inoltre garantire impegno e competenza nelle attività riservate alla sua professione e, pertanto, non deve assumere compiti che non è in grado di soddisfare o che non è legittimato a svolgere.

Soggetti fragili

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Nei confronti di soggetti fragili il medico ha doveri aggiuntivi.

Infatti, quando si trova a curare un minore, la vittima di qualsiasi abuso o violenza o una persona in condizioni di vulnerabilità o fragilità psico-fisica, il sanitario deve tutelarlo, eventualmente segnalando all'autorità competente le condizioni di discriminazione, maltrattamento fisico o psichico, violenza o abuso sessuale.

Valeria Zeppilli

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