L'associazione culturale è un'organizzazione senza scopo di lucro il cui fine è quello di diffondere la cultura, promuovendo iniziative di vario genere

Esempi di associazioni culturali

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Sono associazioni culturali, ad esempio, quelle che pongono in essere attività di promozione dell'arte e della cultura, quelle che si occupano di organizzare corsi e di sollevare l'attenzione su tematiche sociali di varia natura, quelle che organizzano manifestazioni inerenti al cinema; quelle che diffondono l'educazione civica e la protezione ambientale.

Requisiti per costituire un'associazione culturale

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Per costituire un'associazione culturale è necessario, innanzitutto, essere in più persone e condividere degli obiettivi culturali e le modalità con le quali conseguirli.

A questo punto, la volontà va formalizzata attraverso un atto costitutivo e la redazione dello statuto, attività che non necessitano dell'intervento di un notaio e alle quali deve seguire la richiesta di attribuzione del codice fiscale.

Analizziamo più nel dettaglio tutti i passaggi necessari.

Atto costitutivo e statuto dell'associazione culturale

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L'accordo con il quale più soggetti decidono di costituire un'associazione culturale prende il nome di statuto. In esso vanno indicati la denominazione, lo scopo, il patrimonio e la sede.

Lo statuto, invece, è il documento di dettaglio che regola la vita dell'associazione e nel quale vanno indicati:

  • la denominazione dell'associazione culturale;
  • l'oggetto;
  • il rappresentante legale.

Nello statuto vanno poi precisati i seguenti elementi:

  • l'assenza di fini di lucro;
  • l'impossibilità di dividere i proventi dell'attività tra gli associati;
  • l'orientamento a principi di democrazia e uguaglianza con previsione degli stessi diritti per tutti gli associati;
  • la previsione di un rendiconto economico-finanziario e la predeterminazione delle relative modalità di approvazione;
  • la parità di voto tra gli associati e i partecipanti ai fini dell'approvazione e della modifica dello statuto e dei regolamenti e della nomina degli organi direttivi;
  • la previsione della libera eleggibilità degli organi amministrativi;
  • l'operatività del principio del voto singolo;
  • la sovranità dell'assemblea di soci, associati o partecipanti;
  • i criteri di ammissione ed esclusione;
  • i criteri e le forme di pubblicità delle convocazioni dell'assemblea e delle deliberazioni dei bilanci o rendiconti;
  • l'intrasmissibilità delle quote e dei contributi associativi tranne che a causa di morte e la loro rivalutabilità;
  • le modalità di scioglimento e il conseguente obbligo di devolvere il patrimonio a enti con la medesima finalità.

Si precisa che le cariche sociali devono essere elettive.

La richiesta del codice fiscale e la registrazione dell'associazione culturale

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Una volta costituita l'associazione culturale, è necessario recarsi presso un ufficio dell'Agenzia delle entrate e chiedere l'attribuzione del codice fiscale.

Ottenuto il codice, l'atto costitutivo e lo statuto vanno registrati presso l'Agenzia delle entrate.

La registrazione va corredata di due originali dell'atto, di una marca da bollo da 16 euro ogni 4 facciate o 100 righe e l'attestazione di pagamento dell'imposta di registro di 200 euro tramite modello F23.

L'apertura della partita Iva è rimessa alla libera scelta dell'associazione culturale.

Il modello Eas

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Entro 60 giorni dalla costituzione, l'associazione deve presentare il modello Eas, che è lo strumento con il quale comunicare all'Agenzia delle entrate i dati fiscalmente rilevanti. Le eventuali modifiche vanno comunicate entro il 31 marzo dell'anno successivo a quello in cui si sono verificate.

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Valeria Zeppilli

Foto: 123rf.com
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