La crisi di governo è un fenomeno che si verifica quando si rompe la fiducia tra governo e parlamento, con conseguenti dimissioni dell'esecutivo

Crisi di governo parlamentare

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La crisi di governo può essere parlamentare o extraparlamentare.

Nel dettaglio, si ha crisi parlamentare quando il consiglio dei ministri:

  • ha posto la questione di fiducia su una determinata questione e ha ricevuto il voto contrario da parte di una delle camere;
  • ha subito una mozione di sfiducia da parte di una delle due camere.

Impropriamente si parla di crisi di governo anche quando questo non riesce a ottenere il voto di fiducia iniziale.

Crisi di governo extraparlamentare

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In tutti gli altri casi, ci si trova di fronte a una crisi extraparlamentare.

Questa sostanzialmente deriva da una crisi di natura politica, che si verifica ad esempio quando in parlamento non vi è più la maggioranza politica che ha portato a nominare certi ministri. Le crisi extraparlamentari, sul piano pratico, determinano l'impossibilità per il governo di lavorare a causa dell'impossibilita di approvare i provvedimenti a tal fine necessari.

Le crisi di governo in Italia

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In Italia le crisi di governo sono state quasi sempre extraparlamentari.

Solo la caduta del governo Prodi nel 1998 e la caduta del governo Prodi nel 2008 sono derivate da una crisi parlamentare.

Come si risolve una crisi di governo

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La crisi di governo può comportare diversi esiti, tutti "guidati" dal Presidente della Repubblica.

Innanzitutto, è possibile che venga nominato un nuovo governo, espressione dei mutati equilibri, in cui il presidente del consiglio rimane lo stesso ma cambiano i ministri. Si parla, in tal caso, di governo-bis.

Un'altra soluzione è quella di nominare un nuovo presidente, che esprima la stessa maggioranza o una maggioranza differente.

Il governo può poi essere rinviato alle camere, al fine di verificare il rapporto di fiducia.

Molto diffuso è l'incarico esplorativo, che il presidente della repubblica dà a un soggetto specifico, affidandogli il compito di verificare con le parti politiche la possibilità di formare un governo senza tornare alle urne.

Le ultime due soluzioni sono la nomina di un governo tecnico o l'indizione di nuove elezioni.

Valeria Zeppilli

Foto: 123rf.com
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