Il decreto aprile diventa decreto maggio. Probabile conferma di diverse misure introdotte dal Cura Italia con diverse novità per famiglie e imprese: dal reddito di emergenza ai bonus per colf, figli, vacanze

di Lucia Izzo - Dopo gli interventi introdotti dal D.L. Cura Italia e dal D.L. Liquidità (il primo convertito in legge, il secondo in attesa di conversione) gli italiani ancora in "lockdown" attendevano con ansia l'ulteriore provvedimento di cui più volte ha parlato l'esecutivo, ovvero il decreto "aprile" che avrebbe disciplinato ulteriori misure a sostegno di cittadini, famiglie, lavoratori e imprese con effetto a partire dall'ormai trascorso mese di aprile.

Decreto aprile diventa Decreto maggio

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Purtroppo, l'Esecutivo ha dovuto prendere più tempo per dialogare con Europa e opposizioni. Il via libera al decreto si avrà, dunque nei primi giorni di maggio. In occasione della votazione alla Camera su Def e scostamento, il Ministro dell'Economia Roberto Gualtieri ha infatti chiarito che, prima dell'approvazione, si attende "il varo imminente di una nuova versione del temporary framework" Ue sugli aiuti di Stato "volta a definire" regole "per i finanziamenti diretti" alle imprese.

"Siamo fiduciosi - ha affermato Gualtieri - che saranno approvate all'inizio della prossima settimana e anche il decreto potrà essere varato" subito dopo. Quello che ormai sarebbe più consono ribattezzare "decreto maggio" dovrebbe mobilitare stanziamenti per ben 55 miliardi e, oltre a confermare e rafforzare alcune delle misure introdotte a marzo, punta anche a introdurne di nuove.

Il provvedimento è lievitato al punto da comprendono un novero abnorme di misure, al punto che si era ipotizzato uno spacchettamento. Tuttavia, uno dei maggiori problemi è legato proprio all'operatività di questo provvedimento, la cui approvazione ha già tardato con effetti che si ripercuotono sui cittadini che vedranno i soldi di aprile, se tutto andrà bene, direttamente a maggio.

Decreto maggio: le misure per lavoratori e famiglie

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Il decreto maggio prevede diverse misure per i lavoratori, molte delle quali anticipate dalla ministra del Lavoro Nunzia Catalfo che ha rassicurato sulla conferma di quelle introdotte dal decreto Cura Italia studiate per rispondere all'emergenza.

Saranno rifinanziati gli ammortizzatori sociali e gli strumenti di supporto al reddito già in vigore e sarà probabilmente anche prorogata per due mesi la Naspi a favore di coloro che hanno il sussidio di disoccupazione in scadenza.

La ministra Catalfo ha dichiarato che "verranno stanziati 13 miliardi su ammortizzatori sociali per ulteriori 9 settimane di copertura", mentre la cassa integrazione sarà "utilizzabile fino a fine dicembre 2020". La ministra ha comunicato anche l'intenzione di prorogare per altri 3 mesi lo stop ai licenziamenti previsto dal decreto Cura Italia fino a metà maggio.

"Abbiamo un ventaglio di tutele per le imprese e per i lavoratori che consente di mantenere il lavoratore all'interno dell'impresa, accanto agli strumenti che danno liquidità. Dobbiamo cercare di evitare l'aumento della disoccupazione o la chiusura delle attività imprenditoriali" ha concluso Catalfo.

Reddito di emergenza (Rem)

Particolarmente atteso è anche il discusso "reddito di emergenza" (Rem) che verrà riconosciuto alle famiglie che si sono trovate in estrema difficoltà e che spetterà anche a chi percepisce il reddito di cittadinanza. La ministra Catalfo ha parlato di "un reddito temporaneo per due o tre mesi" per il quale si ipotizza una platea di un milione di famiglie e una spesa tra 1,2 e 1,8 miliardi.

L'assegno, ha spiegato Catalfo, varierà dai 400 euro per un single a 800 euro per una famiglia e si potrà integrare con il RdC: "Per i lavoratori poveri, compresi gli autonomi sarà possibile sommare il piccolo sostegno che ricevono fino alla soglia del Rem. Chi prende 200 euro di Rdc potrà integrare fino ad arrivare a 400 euro di Rem" ha concluso la Ministra.

Rinnovo Bonus 800 euro per autonomi e professionisti

Il nuovo decreto legge dovrebbe intervenire anche sul rinnovo dei bonus introdotti dal D.L Cura Italia, con potenziali aumenti degli importi. In primis, il c.d. Bonus Inps dovrebbe essere confermato e spettare alla medesima platea di beneficiari, o addirittura a una platea allargata, ma è probabile che vi sia una revisione delle condizioni per accedervi. Quanto all'importo, invece di 600 euro, il bonus potrebbe lievitare fino a 700-800 euro.

"L'indennità per il lavoro autonomo che finora è stata ricevuta da 3,5 milioni di persone sarà rinnovata e incrementata con una revisione delle procedure che renda rapidissima l'erogazione della prossima tranche" ha dichiarato il Ministro Gualtieri.

In pratica, la macchina già avviata nei mesi scorsi consentirebbe il riconoscimento in automatico e in massimo 24 ore a coloro che hanno già ottenuto l'indennità nell'ondata di aprile. Ovviamente, anche coloro che non l'hanno richiesto in precedenza potranno accedervi se in possesso dei necessari requisiti.

Bonus babysitter e bonus figli

Il rientro di molti genitori al lavoro, con figli che rimarranno a casa a causa dello stop della scuola fino a settembre, fa sorgere il problema di un aiuto alle famiglie. Per questo è assai probabile che verrà rinnovato il c.d. "bonus babysitter" da 600 euro prevedendosi altresì la possibilità di usufruire di ulteriori 15 giorni di permessi speciali.

Ancora, tra le misure del decreto maggio sarà probabilmente inserito anche un "bonus" per i figli al di sotto dei 14 anni. Lo ha annunciato la ministra della Famiglia Elena Bonetti. Se sarà approvato potrebbe trattarsi di un assegno straordinario mensile, di importo variabile tra gli 80 e i 160 euro (in base al reddito Isee) spettante per ciascun figlio e sino a fine anno, almeno secondo l'intenzione di Bonetti.

Bonus badanti e colf

Tra le misure che arriveranno nel provvedimento è atteso anche un bonus mensile che verrà riconosciuto a badanti, colf e collaboratori domestici. Per ottenerlo basterà una domanda con semplice autocertificazione.

Lo ha precisato la ministra Catalfo parlando di "uno strumento inedito che varia a seconda delle ore di lavoro prestate, più adatto della cassa integrazione per queste lavoratrici e lavoratori che spesso hanno anche più di un datore di lavoro-famiglia. In presenza di una riduzione delle ore pari al 25%, per chi è sotto le 20 ore contrattuali sarà previsto un indennizzo di 400 euro mensili e per chi e' sopra 600".

IVA mascherine e DPI

E se nei giorni scorsi è stato previsto un prezzo "calmierato" sull'acquisto delle mascherine chirurgiche, che saranno indispensabili nella Fase 2 dell'emergenza sanitaria, il Governo mira anche a esentare dall'IVA per tutto il 2020 le mascherine e i dispositivi di protezione per sostenere le spese dei cittadini e delle imprese per i DPI.

Decreto maggio: le misure per le imprese

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Come preannunciato dal ministro per lo Sviluppo Economico, Stefano Patuanelli, 15 miliardi saranno stanziati a sostegno delle imprese. Tra le misure, oltre alle già note sospensione, agevolazioni e semplificazioni, si punta anche a tagliare, per le piccole e medie imprese, gli oneri fissi relativi alle bollette per l'energia elettrica nel trimestre maggio-luglio.

Il taglio interesserebbe piccoli esercizi commerciali, artigiani, professionisti, servizi e piccoli laboratori che a causa dell'emergenza Coronavirus hanno subito uno stop forzato alle attività. L'ipotesi relativa alla riduzione o all'azzeramento di alcune voci in bolletta è allo studio insieme ad Arera.

Indennizzo a fondo perduto

Patuanelli ha anche anticipato che nel prossimo decreto legge troveranno spazio misure di ristoro e indennizzo a fondo perduto, soprattutto destinate alle imprese medio-piccole.

"Siamo valutando - ha dichiarato il ministro - di replicare il modello francese e tedesco su piccole e piccolissime imprese: in Francia hanno dato dai 500 ai 2.500 euro, mentre in Germania 9 mila euro sotto i 9 dipendenti e 14 mila euro sotto i 25 dipendenti".

Bonus vacanze

Il decreto legge prende atto delle difficoltà che stanno affrontato in questo periodo gli operatori del settore turismo. Per questo potrebbe trovare spazio al suo interno il c.d. "bonus vacanze" che, come anticipato dal sottosegretario all'Economia, Pier Paolo Baretta, si concretizzerò in un "contributo da 500 euro da spendere nelle strutture ricettive italiane".

"Il turismo è il settore più esposto perché rischia una falsa partenza, una riapertura senza clientela -ha spiegato Baretta - Sarà certamente un'estate difficile e abbiamo l'esigenza di non perdere la stagione. Per questo ci sarà un contributo per le vacanze degli italiani in Italia. La platea sarà definita in base al reddito'.


Foto: 123rf.com
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