Il Ministero del Lavoro rende noto che anche gli iscritti 2019-2020 potranno beneficiare delle indennità. ma Adepp denuncia: "Aiuti tassati e discriminazioni fiscali"

di Lucia Izzo - Anche i giovani iscritti alle casse professionali possono accedere all'indennità di cui all'art. 44 del d.l. n. 18/2020: il riferimento al reddito percepito nell'anno di imposta 2018 non esclude, infatti, i lavoratori autonomi e i professionisti neoiscritti agli enti di previdenza obbligatoria che non abbiano maturato reddito professionale nel 2018, purché abbiano un reddito da lavoro complessivo entro i limiti indicati.

Bonus anche ai professionisti neoiscritti

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La precisazione arriva direttamente dal Ministero del Lavoro che ha reso noto come l'indennità potrà essere riconosciuta anche in favore di quei lavoratori autonomi e professionisti che, in quanto iscritti agli enti previdenziali di appartenenza durante l'anno 2019 o nei primi mesi del 2020, non possano vantare per l'anno di imposta 2018 un reddito derivante dall'esercizio della professione.

Ciò a condizione che gli stessi abbiano percepito, in quello stesso anno, un reddito complessivo non superiore a 35.000 euro, ovvero compreso tra i 35.000 e i 50.000 euro (in presenza, chiaramente, degli altri requisiti prescritti dalla legge).

Si tratta di una precisazione importante per i giovani professionisti, tuttavia le associazioni di categoria sottolineano come questo non sia ancora sufficiente e come le indennità nascondano ombre che renderanno di fatto assai complicato ottenere un supporto.

Adepp "Ancora troppi professionisti esclusi dagli aiuti"

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"Ringraziamo il ministero del Lavoro per aver preso posizione a favore dei giovani" ha dichiarato il presidente dell'Adepp, Alberto Oliveti che, in una nota, sottolinea anche come vi siano ancora molti altri ostacoli che stanno tagliando fuori dagli aiuti per Covid-19 decine di migliaia di professionisti tra cui delle inaccettabili "discriminazioni fiscali".

La nota evidenzia come le Casse dei professionisti si stiano attivando per versare ulteriori aiuti ai loro iscritti in difficoltà ma, qualora le norme fiscali non dovessero cambiare, i bonus saranno tassati.

Aiuti ai professionisti: "Doppia tassa"

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"Per ogni mille euro che potremmo destinare ai professionisti, saremmo costretti a trattenerne almeno 200 da rigirare allo Stato - spiega Oliveti - siamo al paradosso di uno Stato che chiede una percentuale sugli aiuti che dovrebbe erogare lui stesso".

Ciò in quanto gli aiuti alle Casse subiscono una prima tassazione alla fonte e poi una seconda tassazione in relazione al reddito dei contribuenti. Per questo, si chiede una parità di trattamento con gli indennizzi "esentasse" che lo Stato ha erogato durante l'emergenza Coronavirus.

"Oltretutto le risorse delle Casse dei professionisti sono frutto del risparmio previdenziale degli iscritti, che è già tassato. Siamo arrivati a una sorta di anatocismo fiscale, con la pretesa di tasse sulle tasse, per giunta in un momento in cui siamo tutti richiamati alla solidarietà", dice il presidente dell'Adepp.

Cassa Forense ulteriori pagamenti

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Intanto, Cassa Forense ha comunicato il pagamento di ulteriori 28.252 bonus di 600 euro in favore di iscritti alla Cassa richiedenti il "reddito di ultima istanza" di cui all'art. 44 del D.L. 17 marzo 2020, n. 18. E alla luce del chiarimento fornito dal Ministero del Lavoro su espressa richiesta dell'Adepp, il pagamento comprende anche gli iscritti nel periodo 1/1/2019 - 1/4/2020, sempre tenendo conto dell'ordine cronologico delle richieste che è rimasto immutato.

Il problema, però, è quello dell'esaurimento dei fondi a disposizione: il budget, infatti, ha consentito di definire le domande degli aventi diritto presentate fino alle ore 17.00 del 2 aprile 2020. Le circa 30.000 domande pervenute in epoca successiva sono, al momento, prive di copertura.

Il Comunicato sul sito di Cassa Forense assicura che "Adepp provvederà a sollecitare ancora una volta il Ministero del Lavoro per un ulteriore finanziamento della misura, onde consentire il pagamento di tutte le domande pendenti".


Foto: 123rf.com
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