Arriva ufficialmente l'autorizzazione dell'Ente all'uso in deroga dei droni per monitorare gli spostamenti dei cittadini sul territorio comunale

di Gabriella Lax - Dall'Ente nazionale per l'aviazione civile (Enac) arriva l'autorizzazione per i droni relativa al monitoraggio degli spostamenti dei cittadini sul territorio comunale. E intanto, dopo Roma e Bari, le antesignane, tante altre città hanno avviato i controlli con i droni. Si tratta di Siena in Toscana e San Severino nelle Marche, Monreale, vicino Palermo, dove già il sindaco ha avviato uno studio di fattibilità per i controlli con i droni.

Coronavirus, Enac autorizza l'uso dei droni

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In una nota (in allegato) indirizzata allo Stato Maggiore dell'Aeronautica, all'Enav, all'Associazione nazionale dei comuni italiani e ai comandi delle polizie locali chiarisce che, per garantire il contenimento dell'emergenza coronavirus e consentire le operazioni di monitoraggio degli spostamenti dei cittadini sul territorio comunale, così come stabiliscono i dpcm dell'8 e 9 marzo 2020, è necessario procedere a derogare ad alcune previsioni delle disposizioni del Regolamento Enac "Mezzi aerei a pilotaggio remoto" Edizione 3 del 11 novembre 2019.

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Termini per l'autorizzazione dei droni

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Cosa significa? Fino al prossimo 3 aprile, la polizia locale potrà utilizzare tutta la tecnologia disponibile per effettuare il monitoraggio attivo degli spostamenti dei cittadini, compreso l'uso dei droni di massa operativa inferiore a 25 kg che potranno volare a vista anche sulle aree urbane senza particolari limitazioni. Tutto questo sempre nel pieno rispetto della privacy.

I droni potranno essere usati nei casi in cui il pilota è in grado di mantenere costantemente il contatto visivo con il drone, in deroga all'articolo 10 anche su aree urbane dove vi è scarsa popolazione esposta al rischio di impatto; non sarà altresì necessario il rilascio di autorizzazione da parte di questo Ente e non sarà richiesto la rispondenza delle operazioni agli scenari standard pubblicati.

L'autorizzazione, sempre in deroga alle previsioni del Regolamento Enac, fino al 3 aprile 2020 prevede che tutti gli Enti di Stato di cui all'articolo 744 del Codice della Navigazione e le Polizie locali dei Comuni italiani, «ad operare con propri Apr se impiegati nell'ambito delle condizioni emergenziali dovute all'epidemia Covid-19, nelle aree prospicienti di tutti gli aeroporti civili di cui al paragrafo 7 della Circolare Enac Atm 09 e identificate come 'aree rosse', ad una quota massima di 15 metri».

Uso dei droni, altre precisazioni

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Conclude la nota «In caso di svolgimento di voli operati con Apr nelle aree sopra specificate, l'Ente titolare dello stesso dovrà fornire preventivamente comunicazione alla Torre di controllo dell'aeroporto limitrofo all'area d'interesse al fine di comunicare la presenza del drone e di coordinare le rispettive attività. È comunque data sempre priorità al traffico degli aeromobili da/verso gli aeroporti e rimane in capo all'operatore del drone la responsabilità sia di dare precedenza agli aeromobili in volo sia di separarsi da questi ultimi».

Scarica pdf Nota ENAC 23032020 Utilizzo droni

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